La notizia della morte di don Diego Pirovano ha scosso non solo la comunità di Cologno Monzese, ma l’intero Nordmilano.
Il sacerdote dal 2009 era residente a Cologno Monzese, nella parrocchia dei Santi Marco e Gregorio. Don Diego, 46 anni, aveva anche diversi incarichi in Curia, tra cui quello di responsabile dell’ufficio diocesano per l’accoglienza dei fedeli separati.
L’oratorio San Marco di Cologno Monzese, il ‘suo’ oratorio, ha affidato a un lungo post su Facebook il ricordo del sacerdote morto all’alba di lunedì 20 aprile.
«Caro don Diego – scrivono dall’oratorio San Marco -. Ci lasci così: in questo modo assurdo e cruento. Un modo che ci fa assaporare un po’ di quella sofferenza che probabilmente ti ha abitato in questi giorni terribili dopo la morte della tua mamma. Possiamo solo immaginare l’entità di quel disagio che non riuscivi a nominare ma che nelle ultime settimane aveva spento il tuo sorriso, quel sorriso che ti contraddistingueva ogni volta che ti si incontrava. Abbiamo imparato a conoscerti per i tuoi modi pacati ma decisi, la capacità di analizzare lucidamente le situazioni e dispensare consigli, apprezzavamo la tua cordialità e la tua ospitalità. In queste ultime settimane abbiamo cercato di far fronte insieme alla tua inquietudine per tuta questa situazione. Non potevamo però immaginarci che fossi abitato da una tenebra così profonda e disperante».
Nella serata di ieri, attraverso i social dell’oratorio, don Alessandro Asa ha recitato il rosario in suffragio del sacerdote. Don Alessandro al termine della preghiera ha effettuato una profonda riflessione: «Molti di voi lo ricordano per il sorriso, per la pacatezza e per la vicinanza splendida che aveva. Continuiamo a ricordarlo così, nella misericordia di Dio».
«Abbiamo sperato fino all’ultimi nei soccorsi – proseguono dall’oratorio -, tempestivi e strepitosi, ma il tuo spirito ormai desiderava migrare altrove. Ci lasci con la nostalgia del tuo sorriso e sulla scrivania solo una riga di scuse per quel gesto dettato da un dolore per te ormai ingestibile. Che il Signore ti accolga in quella pace, che in questi ultimi giorni qui con noi, non sei riuscito a ritrovare. Ti vogliamo bene, i tuoi confratelli e la comunità tutta».