Coronavirus, la Lombardia progetta la ‘nuova normalità’: dal 4 maggio fine alla quarantena rigida

fontana

Si inizia a discutere dell’avvio della fase 2. Ieri infatti è insediato in Regione il Comitato dei Saggi, convocato dal governatore Attilio Fontana, per ragionare sulle fasi successive all’emergenza sanitaria legata al coronavirus.

Il comitato è composto dai Rettori dell’Università Cattolica di Milano, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Università Bicocca di Milano, Università Bocconi di Milano. E dal Presidente del Comitato regionale di Coordinamento delle Università di Lombardia, in rappresentanza di tutte le Università lombarde. Il gruppo si è riunito in teleconferenza, in collegamento con il vicepresidente regionale Fabrizio Sala. Presenti, inoltre, gli assessori Davide Caparini (Bilancio, Finanza e Semplificazione), Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e Piccoli comuni), Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) e Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi).

«Il Comitato – sottolinea la Regione – avrà il compito di fornire al ‘Tavolo per lo Sviluppo’ di Regione Lombardia, al quale siedono tutti i rappresentanti delle categorie sociali e produttive, un progetto. Che, nell’analizzare temi economici, sociosanitari, scientifici e culturali, fornisca indicazioni per la ripartenza della Lombardia sul medio e lungo periodo. Tale progetto, nel quale sono coinvolti i capigruppo di maggioranza e opposizione in Consiglio regionale, dovrà tener conto, della specificità lombarda. Puntando su innovazione e inclusione».

E direttamente dalla Regione è arrivata anche la conferma che tale piano verrà attuato a partire dal 4 maggio. «La Lombardia guarda avanti e progetta la ‘nuova normalità’ all’insegna della prevenzione, della cura e della programmazione post coronavirus. Dal 4 maggio, la Regione chiederà al Governo di dare il via libera alle attività produttive nel rispetto delle ‘Quattro D’: Distanza (un metro di sicurezza tra le persone), Dispositivi (ovvero obbligo di mascherina per tutti), Digitalizzazione (obbligo di smart working per le attività che lo possono prevedere) e Diagnosi (dal 21 aprile inizieranno i test sierologici grazie agli studi in collaborazione con il San Matteo di Pavia)», dicono da Regione Lombardia.

«Tutto questo – proseguono – sarà accompagnato da un piano per riaprire in orario scaglionato uffici e aziende. E, successivamente, scuole e università. Un esempio della ‘nuova normalità’ saranno le aperture delle attività scaglionate e sull’arco di tutta la settimana per evitare il sovraffollamento dei mezzi pubblici. Facendo tesoro della prima fase della pandemia, l’ospedale straordinario alla Fiera di Milano diventerà il presidio che veglierà sulla salute dei lombardi come una vera e propria assicurazione contro il sovraffollamento delle altre strutture regionali».

«È la via lombarda alla libertà» aggiunge il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.