Una circolare del Ministero dell’Interno, girata alle Prefetture nella serata di martedì 31 marzo, ha chiarito come, in presenza di necessità, sia possibile fare una passeggiata con i figli nei pressi della propria abitazione.
Il Viminale ha precisato che un solo genitore alla volta può accompagnare il proprio figlio. Ma non è tutto: anche il jogging viene consentito purché, anche in questo caso, sia realizzato esclusivamente da soli e nelle immediate vicinanze della propria abitazione. Parchi pubblici e giardini, dunque, ancora vietati.
Questa parziale apertura del Governo alle uscite non è stata affatto gradita dai vertici di Regione Lombardia: «È gravissima la circolare del Ministero dell’Interno. Non è questo il momento di abbassare la guardia – ha immediatamente dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera -. La circolare rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora. Il provvedimento ministeriale potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del Coronavirus».
È un allarme importante quello che arriva da Gallera: «La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile».