Non si fermano a Cormano i gesti di solidarietà di tanti cittadini in questi giorni di emergenza sanitaria. Un gruppo di volontari cormanesi si è attivato per produrre delle mascherine fatte in casa al solo fine di proteggersi. Queste verranno poi distribuite in primis alle persone più fragili.
«È un modo per sentirsi utili – hanno dichiarato i volontari – , per dare un senso alle capacità di persone che vogliono mettersi a servizio della comunità: chi sa cucire, chi taglia, chi si occupa di raccogliere la tela. È un lavoro che ci fa sentire insieme e ci permette di incanalare in senso positivo le energie che fortunatamente abbiamo. E speriamo che una volta finito tutto questo, la voglia delle persone di darsi da fare e di stare insieme possa continuare, è come un piccolo seme che speriamo fiorisca».
Dal Comune di Cormano hanno sottolineato che i volontari sono a conoscenza che le mascherine artigianali non sono presidi sanitari, non hanno certificazione e quindi non possono e non devono rappresentare una garanzia di non contrarre il virus. «Tuttavia – proseguono -, come ci dicono numerosi articoli, anche una barriera meccanica come può esserlo una tela a trama fitta, magari anche accoppiata con altri tipi di filtro, può rappresentare un primo sbarramento e un disincentivo a toccarsi bocca e naso, come le indicazioni prescrivono».
Per garantire questo importante gesto di solidarietà servono lenzuola, federe, tovaglie di cotone lavate a 90 gradi: «Chiunque sia in possesso di biancheria magari non più utilizzata o utilizzabile (ad esempio perché strappata) può donarle per questo progetto. Per donare è necessario lavare la biancheria a 90 gradi, poi una volta asciutta la si chiude in un sacchetto che può essere consegnato ai volontari. Per informazioni sul ritiro si può contattare il numero 339.56.22.042», hanno spiegato dal Comune.