Il Veneto ha già annunciato l’intenzione di avviare la sperimentazione, alla quale potrebbe seguire a ruota anche la Lombardia. Stiamo parlando del farmaco Avigan, proveniente dal Giappone, che negli ultimi giorni ha fatto molto parlare di sè per la presunta efficacia nella cura dei pazienti positivi al Covid-19.
«Sono molte le sollecitazioni da parte dei cittadini – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Davide Caparini – a proposito di un video circolato dalle primissime ore della giornata di domenica 22 marzo di un italiano in Giappone che parlava dell’Avigan o T-705 ovvero il Favipiravir. Un farmaco utilizzato in Giappone per l’influenza per cui l’Oms ha dato l’autorizzazione alla sperimentazione».
Lunedì 23 il Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia Italiana del Farmaco esaminerà il farmaco per decidere chi potrà fare questa sperimentazione: «Se approvato dal Comitato tecnico scientifico di Aifa, l’Avigan sarà disponibile poi per la sperimentazione nei nostri ospedali per il Coronavirus. Entro 3 o 4 settimane sapremo se il Tocilizumab, un anticorpo monoclonale che potrebbe essere efficace nel contrastare l’infiammazione alla base delle gravi polmoniti tipiche del Covid-19 è efficace. Vogliamo dare risposte rapide e affidabili puntando su terapie d’impatto, capaci di cambiare il decorso della malattia. E aumentare l’indice di guarigione».