Entro la fine della prossima settimana potrebbe aprire ai pazienti il nuovo ospedale di emergenza nell’ex Fiera di Milano. A raccontare il progetto è Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile reclutato come consulente da Regione Lombardia in questa emergenza. Si tratta di un «centro di rianimazione da realizzare nella Fiera di Milano, per dare un contributo nella lotta contro il Coronavirus, un nemico subdolo e silenzioso ma pericolosissimo», spiega Bertolaso.
I lavori procedono spediti. «Si lavora 24 ore al giorno, ventre a terra, le attrezzature si recuperano in giro per il mondo e si fa gioco di squadra: tutto ciò sta funzionando; perciò entro la fine della prossima settimana possiamo immaginare l’apertura dei primi 4 moduli di questo grande centro». Si proseguirà poi fino alla realizzazione di 200-250 letti, tra rianimazione, terapia intensiva e sub intensiva. «Sarà una grande struttura dotata anche di servizi diagnostici. Non abbiamo voluto creare un lazzaretto, né un capannone con le brandine: sarà un ospedale a tutti gli effetti. Vogliamo combattere fino in fondo, fino all’ultima goccia di sudore e di sangue, per vincere».
La gestione sarà affidata a un’equipe di rianimatori di primo livello. «Medici che dal primo giorno sono in prima linea a combattere per trovare nuove procedure e tecnologie per fronteggiare la situazione». Per questo motivo Bertolaso ha lanciato anche un appello a tutti i medici. «Serve la collaborazione di italiani che in questo momento vivono, studiano o lavorano all’estero. Molti di loro vogliano rientrare per dare una mano e io li invito a farlo. È una chiamata generale per tutti i medici e gli infermieri che vogliono essere utili al proprio Paese. Il dipartimento di protezione civile ha anche emesso un bando che prevede l’assunzione immediata di 300 medici. Vi aspettiamo».