Misure sempre più stringenti in tutta Italia, ma nel Nordmilano non tutti sembrano aver compreso appieno il senso di ‘restare a casa’. Forze dell’ordine, amministrazioni e protezione civile segnalano da tutti i Comuni che sono ancora tanti i cittadini che si trovano per strada senza reali necessità.
In questi giorni, i carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno già preso i primi provvedimenti. Sono state sei le denunce sul territorio.
La prima è scattata il 7 marzo per il titolare di un locale notturno in via Clerici a Sesto, al confine con Bresso. Il pub è rimasto aperto anche durante la notte, anche se il decreto ne imponeva la chiusura alle 18. Nonostante il primo avviso da parte della polizia locale, la discoteca è rimasta con la saracinesca alzata e al suo interno c’erano un centinaio di persone. Così a un secondo passaggio dei carabinieri, alle 4.30 del mattino, è partita la denuncia.
Provvedimenti anche per un italiano residente a Monza, nomade e pregiudicato, ‘pizzicato’ a spasso per Sesto all’1.30 di ieri notte. Fermato dai carabinieri, ha dichiarato banalmente di essere fuori per una passeggiata.
Due giovani sono stati fermati invece in un parco di Cormano. Interrogati separatamente sulla motivazione per la quale fossero fuori casa, si sono contraddetti. Il primo ha dichiarato di essere stato recuperato dall’altro al lavoro, mentre il secondo ha raccontato che semplicemente si erano incontrati per fare un giro. Per entrambi è scattata la denuncia.
L’ultimo episodio si è verificato questa notte a Sesto San Giovanni. I carabinieri hanno fermato un’auto con due giovani che, alle domande dei militari, hanno candidamente ammesso «stiamo tornando da una festa a casa di amici». Denunce anche per loro.
Controlli in questi giorni anche dalla polizia locale di Cinisello Balsamo. Tre pattuglie al giorno vengono dedicate a questa emergenza, con circa quattro posti di blocco a rotazione. E ogni volta vengono controllate dai vigili una ventina di persone.