Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Giacomo Ghilardi alle richieste di Partito Democratico e Cinisello Balsamo Civica riguardo l’emergenza sanitaria legata al contegio da Coronavirus.
«Sono ormai settimane che lavoriamo sodo, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, per informare i nostri cittadini in modo puntuale e preciso e per mettere in campo tutte le risorse indispensabili per affrontare questa emergenza che richiede di volta in volta misure sempre nuove e più restrittive», ha dichiarato il sindaco Giacomo Ghilardi, che ha poi elencato quanto fatto a Cinisello Balsamo da quando l’emergenza Coronavirus si è presentata in Lombardia: «Abbiamo attivato la scorsa settimana, grazie alla collaborazione di Croce Rossa Italiana e Protezione Civile, un servizio di prossimità per i nostri anziani in difficoltà e soli. Tramite Anci Lombardia, Associazione dei Comuni della quale sono Vice Presidente Vicario, sono state inviate una serie di richieste al Governo per tutti i Comuni della Lombardia al fine di ottenere aiuti concreti in termini di contributi e sostegno ai pagamenti delle imposte comunali e statali. È prossima l’attuazione del Comitato Operativo Comunale. Stiamo mettendo in atto tutte le misure idonee per tutelare la salute dei nostri dipendenti con l’attivazione dello smart working e l’adozione delle precauzioni necessarie per garantire i servizi essenziali».
Il primo cittadino si è quindi rivolto ai due gruppi consiliari cinisellesi che avevano chiesto di discutere la mozione urgente nel consiglio comunale di martedì 10 marzo: «Ho letto proposte di alcuni partiti locali di opposizione che rischiano solo di generare disordine e andare contro le disposizioni del Governo con proposte di tavoli aperti che creano assembramenti, richieste di servizi che si sovrappongono a quelli già presenti facendo perdere solo tempo ai professionisti e ai volontari che già sono impegnati quotidianamente, infine richieste relative ai tributi locali che generano false illusioni e che rischiano di far ricadere su tutti l’esenzione per pochi. Chiedono le riunioni quando il decreto dice altra cosa. Chiedono servizi che sono già attivati con il rischio di creare confusione, di sospendere la tari quando il costo rimane e il mancato pagamento di uno ricade su tutti e, infine, chiedono l’imu e non sanno che una percentuale è statale e non si può toccare».
«Senza alcuna intenzione polemica, proprio perché consapevole della serietà della situazione, consiglio a tutti di diffidare di chiunque stia cercando di fare proposte volte unicamente a ottenere visibilità e consenso al di là di ogni tipo di collaborazione paventata», ha concluso Ghilardi.