Coronavirus, gli ultimi aggiornamenti da Regione Lombardia

Durante la conferenza stampa di lunedì 24 febbraio alle 17 in Regione Lombardia, il presidente Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera hanno fatto il punto sulla situazione dell’emergenza Coronavirus in Lombardia.

«A oggi sono 172 i casi di contagio accertati in Lombardia – ha dichiarato il presidente regionale Fontana -. Di questi, il 70% sono maschi e il 30% femmine».

«Nella Regione si contano 5 decessi – continua l’assessore Gallera -, tutti di persone anziane (nella giornata di lunedì 24 febbraio sono decedute du persone di 84 e 88 anni) o con condizioni di salute compromesse. Si evidenzia quindi l’alto tasso di contagio del virus ma una mortalità contenuta: le persone su cui incide sono molto anziane e già compromesse».

L’assessore ha aggiunto di prestare attenzione alle truffe: «Nella zona rossa e gialla del contagio si presentano alle porte cittadini vestiti con le tute della Croce Rossa Italiana. Ribadisco però che non c’è nessun volontario della Cri che è stato mandato a fare screening porta a porta». L’assessore ha anche ricordato che l’Ats può contattare i cittadini che reputa a rischio per sottoporli al controllo, ma in quel caso si presentano alla porta con i Carabinieri.

Gallera ha poi ricordato le limitazioni in atto in tutta la Regione: «Per quanto riguarda gli uffici pubblici: i Comuni sono aperti, il personale svolgerà attività di front office e useranno metodi rarefazione di entrata delle persone. I consigli comunali e regionali continuano. L’ordinanza emanata da Regione Lombardia vieta sabato e domenica l’apertura dei centri commerciali. A discrezione dei sindaci si valuta la chiusura dei mercati rionali in settimana. Tutte le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere sono sospese. Tutti i bar chiudono dalle 18 alle 6. I ristoranti sono aperti. Le visite nelle case di riposo sono consentite una persona per volta. Le attività ludico e sportive sono sospese tranne attività all’aperto, durante le quali non si potranno però utilizzare gli spogliatoi. Rimangono invece consentite attività ad atleti professionisti. Le cerimonie civili e religiose consentite con numero limitato di persone. Tutte le scuole rimangono chiuse».