Il tema metrotranvia tiene banco anche a Cusano Milanino, dove maggioranza e opposizione si schierano su posizioni diverse riguardo ai fondi necessari per la costruzione dell’opera.
Il sindaco Valeria Lesma ha annunciato che sono appena stati svincolati poco meno di 2 milioni di euro, la somma corrispondente alla quota comunale per la realizzazione della linea Milano-Seregno. «Tale somma era stata vincolata dalla giunta Gaiani nel 2018 sulla base di un atto giuridicamente inesistente – spiega – il Consiglio Comunale, infatti, non aveva mai ratificato l’accordo di programma relativo alla realizzazione della metrotranvia», ha dichiarato Lesma, che ora potrà destinare quella cifra alla realizzazione di opere sul territorio. «Anziché restare congelati in attesa di un cantiere mai partito e sul quale Città Metropolitana non è in grado di dare alcuna notizia certa».
Non è però della stessa opinione il centrosinistra cusanese, che in un comunicato ha dichiarato la propria insoddisfazione per la delibera. «La maggioranza di centrodestra di Cusano Milanino non vuole fare la propria parte nella realizzazione dell’opera, e si contraddice dicendo che non vuole l’opera oppure la vuole ma che paghi pantalone», si legge nel comunicato.
Il centrosinistra critica le motivazioni addotte dall’amministrazione per non volere la tranvia: il fatto che l’opera divida in due il paese, i danni al commercio di vicinato, il possibile sbinamento della M5 Lilla da Bignami fino a Cusano Milanino. «Un’altra tesi che sa più di favola che di realtà. Non esiste a oggi nemmeno un’analisi costi e benefici riguardo l’opera» aggiungono.
Una critica dura, quella della sinistra cusanese: «Per amministrare un territorio serve realismo e razionalità, è avvilente vedere inseguire solo il sentimento popolare alla ricerca spasmodica di consenso senza tenere in considerazione le conseguenze che questo comporta, per tutti» concludono.