ISEC: la storia vista dalle fonti

A Base la mostra dedicata al ‘68, che verrà inaugurata il 2 ottobre

La storia del movimento operaio e della Resistenza a Sesto San Giovanni non ha lasciato solo una medaglia d’oro alla città: l’Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea (Isec) è il lascito tangibile di un importante periodo storico, e 45 anni dopo la sua fondazione si conferma un’eccellenza.
Tanto che l’ex referente della didattica, Stefano Agnoletto, è appena stato eletto nel comitato scientifico della rete internazionale degli storici (Ith).
Inoltre, Isec ha curato la mostra ‘Un grande numero. Segni immagini parole del 1968 a Milano’, che verrà inaugurata a Base a Milano il 2 ottobre. I locali della Fondazione ospitano un grande archivio: «C’è un primo nucleo dedicato alla storia della resistenza e sindacale – spiega Sara Zanisi, di Isec -, poi conserviamo gli archivi d’impresa: documenti di Breda, Marelli e Falck. Alcuni fondi di antiche famiglie nobiliari sestesi e l’archivio della fondazione milanese dell’Unità». Isec è diventato nel corso degli anni un ente accreditato dal Miur per la formazione degli insegnanti e degli alunni ed entra nelle classi sestesi e milanesi con progetti di storia ad hoc, dalle primarie all’università.
Per quanto riguarda le collaborazioni, Zanisi è molto chiara: «Come volontari accettiamo solo studenti che possono acquisire crediti formativi, oppure pensionati, per non entrare nelle logiche del lavoro gratuito, cui siamo fortemente contro».