Cinisello, tre pietre d’inciampo in città: la cerimonia per la posa

Immagine di repertorio

Lo scorso marzo il Comune di Cinisello Balsamo aveva approvato il progetto che era stato presentato dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) per la posa in città di tre pietre d’inciampo.

Si tratta di tre piccole mattonelle dorate con incise alcune lettere. Un ricordo, in corrispondenza delle abitazioni di tre cittadini cinisellesi che nel 1944 vennero deportati nei campi di concentramento. «Forse un passante si fermerà – dichiarano dall’Anpi -, leggerà e comprenderà: lì, un uomo è stato preso, strappato alla sua famiglia e ai suoi affetti e avviato verso un destino oscuro che si sarebbe rivelato anche troppo presto un destino di umiliazioni e annientamento, privazioni fino all’inedia, fatica disumana, ed infine morte nel più totale abbandono».

La cerimonia della posa delle tre pietre di inciampo si terrà giovedì 16 gennaio dalle 15 alle 16: «Quel piccolo segno – proseguono dall’Anpi -, quella pietra d’inciampo, come viene chiamata perché intercetta il nostro sguardo e ci obbliga a ricordare, dal 16 gennaio 2020 ci rammenterà che in via XXIII Marzo 10 (oggi De Ponti 22) abitava Attilio Barichella, un padre di famiglia, un operaio della Falck; che in via Piave 3 (oggi 9) risiedeva Riviero (detto Oliviero) Limonta, un giovane apprendista lattoniere della Breda; che in via Guicciardini 15 viveva Aldo Beretta, un ventenne tornitore specializzato della Ercole Marelli».

Tutti e tre avevano partecipato al grande sciopero che dal 1 marzo 1944 aveva bloccato le fabbriche del Nord Italia e accolto l’adesione di più di centomila lavoratori: la più grande manifestazione di protesta organizzata in Europa nei Paesi occupati.

Oltre alla cerimonia della posa delle pitre d’inciampo, insieme all’Aned e al Comitato Pietre d’Inciampo, l’Anpi ha organizzato per mercoledì 22 gennaio alle 20.45, presso l’Auditorium Falcone e Borsellino del Pertini, un incontro, intitolato ‘Dallo sciopero al lager’, per conoscere sia la biografia dei cinisellesi deportati, sia il contesto storico in cui essa è avvenuta, sia il significato delle pietre d’inciampo.