Ai Musei Civici un viaggio immersivo nella storia della Monaca di Monza

I Musei Civici di Monza hanno inaugurato in questi giorni un’area immersiva dedicata alla Monaca di Monza, ospitata nella sala delle Grandi Opere del museo.

Il nuovo percorso multimediale consente di approfondire la figura storica di Marianna de Leyva, meglio conosciuta come suor Virginia. Il progetto nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale cittadino, mettendo in dialogo opere, documenti d’archivio e nuove tecnologie. Grazie a una combinazione di video animazioni, intelligenza artificiale e realtà aumentata, i visitatori possono immergersi nella storia di Gertrude, la ‘Signora di Monza’, ripercorrendo la sua vicenda tra realtà e narrazione letteraria. La narrazione si sviluppa attraverso una serie di contenuti interattivi, realizzati con il supporto di Skylab Studios. Un mix tra intelligenza artificiale e video animation fruibile senza scaricare nessuna app, permette di scoprire il personaggio.

Il visitatore può ascoltare il racconto di Alessandro Manzoni stesso, rappresentato nel percorso da un ritratto a stampa di Carlo Bianchetti, realizzato intorno alla metà del XIX secolo. La sua voce accompagna il pubblico nella scoperta della vera Marianna de Leyva e della genesi del personaggio di Gertrude. Terminato il video, il percorso prosegue con l’incontro con suor Virginia. La Monaca di Monza prende vita e racconta la propria storia in prima persona, con parole tratte dagli atti del processo che la condannò alla segregazione. I Musei Civici di Monza promuovono un itinerario manzoniano che, partendo dalle sale del museo, si estende fino al centro storico cittadino, toccando i luoghi reali della vicenda della Monaca. Le opere esposte offrono una panoramica sulla figura di suor Virginia e sulla Monza del Seicento, con dipinti, incisioni e documenti d’epoca provenienti dai depositi museali, dall’Archivio storico comunale e dalla biblioteca civica.

«La figura della Monaca di Monza rappresenta un simbolo percepito come identitario dalla cittadinanza e riconosciuto a livello internazionale – ha dichiarato L’assessora alla Cultura Arianna Bettin -. Monza deve diventare sempre più riconoscibile come città di Marianna de Leyva e del suo alter ego manzoniano, suor Gertrude, splendida e tragica rappresentazione della condizione femminile del suo tempo, che ci interroga tuttavia ancora sul presente».