Milano e Monza: il report della violenza di genere del 2024

L’arma dei carabinieri ha diffuso i dati relativi ai reati di violenza di genere nel 2024, offrendo un quadro dettagliato della situazione su scala nazionale e locale. Osservando i numeri di Milano e Monza negli ultimi 3 anni, i reati sembrano aumentare anche se alcune variazioni che potrebbero essere influenzate da una maggiore propensione alla denuncia.

A Milano, nel 2024 si registra un aumento delle segnalazioni per atti persecutori (935 casi rispetto agli 874 del 2023) e maltrattamenti contro familiari e conviventi (1.489 contro i 1.338 dell’anno precedente). Anche le violenze sessuali risultano in crescita (683 rispetto a 607 nel 2023). Discorso simile per Monza, dove i maltrattamenti passano da 243 a 320 e le violenze sessuali da 78 a 81. Alcuni dati rimangono pressoché costanti. Il numero di casi di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite a Milano, ad esempio, si attesta a 109 nel 2024, praticamente invariato rispetto all’anno precedente (110). La deformazione permanente del volto, un reato particolarmente grave, oscilla: sono stati 6 i casi nel 2022 e 2024, 11 nel 2023).

L’incremento delle segnalazioni non implica necessariamente un aumento effettivo dei reati. Il comunicato delle forze dell’ordine sottolinea infatti come la crescita dei cosiddetti ‘reati sentinella’ possa derivare da una maggiore consapevolezza delle vittime e dalla fiducia nelle istituzioni. Nel 2024, gli ammonimenti del Questore sono quasi raddoppiati (+94%) e gli allontanamenti del maltrattante dalla casa familiare sono più che triplicati (+224%), segno di un rafforzamento delle misure di protezione. Un altro dato rilevante riguarda gli omicidi con vittime donne, che nel 2024 sono stati 113, il numero più basso dell’ultimo decennio. Questo suggerisce che, pur restando alta l’incidenza della violenza di genere, le politiche di prevenzione e le campagne di sensibilizzazione stanno avendo un impatto. Il contesto legislativo ha avuto un ruolo importante nel rafforzare la protezione delle vittime e incentivare la denuncia. La costanza di alcuni dati impone di non abbassare la guardia: l’andamento stabile dei reati più gravi, come maltrattamenti e violenze sessuali, indica che il problema persiste e necessita di un impegno continuativo.