Torna a Milano per il nono anno la manifestazione dedicata all’editoria indipendente. Si terrà dal 21 al 23 marzo, negli spazi del Superstudio Maxi di Milano, la fiera nazionale che da quest’anno rientra nei progetti del Salone internazionale del libro di Torino ed è organizzata con il patrocinio del Comune di Milano.
La presentazione ufficiale del programma si è svolta a Palazzo Marino, alla presenza dell’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, del presidente dell’associazione ‘Torino la città del libro’ Silvio Viale, del project manager Francesco Morgando e dei curatori Marco Amerighi, Francesca Mancini, Laura Pezzino e Federico Vergari. Il tema scelto per l’edizione 2025 è ‘Danzare sull’orlo del mondo’, un concetto ispirato alla scrittrice Ursula K. Le Guin che richiama l’idea della danza come atto di rinnovamento e creazione. L’intento degli organizzatori è quello di proporre un momento di riflessione sul potere trasformativo della letteratura in un contesto globale complesso e in continua evoluzione.
«Book Pride, la Fiera Nazionale dell’Editoria Indipendente, anno dopo anno conferma il suo ruolo di spazio essenziale per il pluralismo culturale e per la valorizzazione di voci libere e innovative», ha dichiarato l’assessore Sacchi, sottolineando il sostegno di Milano a questa realtà editoriale. L’edizione 2025 vedrà la partecipazione di numerosi autori italiani e stranieri. Tra i nomi confermati figurano Viet Thanh Nguyen, vincitore del Premio Pulitzer, la scrittrice francese Phoebe Hadjimarkos Clarke, Mathias Énard, Luciana Castellina, Michel Jean, Zsuzsa Selyem, Núria Bendicho Giró e Nouri Al Jarrah. Tra gli ospiti italiani e internazionali saranno presenti anche Tristan Gooley, Marin Ledun, Fatma Aydemir, Alice Robb, Luca Misculin, Daria Bignardi, Francesco Costa, Violetta Bellocchio, Antonella Lattanzi, Peter Gomez, Alessandro Cattelan, Leonetta Bentivoglio, Marina Pierri, Emilio Cozzi, Annalisa Camilli, Chiara Bersani e Giorgio Fontana. L’evento si propone non solo come luogo di incontro tra lettori e autori, ma anche come piattaforma di confronto sul ruolo della cultura e della letteratura nella società contemporanea.