Si è svolto questa mattina all’auditorium Nissim della fondazione Memoriale della Shoah a Milano un incontro per affrontare il tema dell’odio e delle sue conseguenze sociali.
Si è tenuto questa mattina il convegno ‘Le vittime dell’odio’, organizzato dall‘Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, Oscad, del ministero dell’Interno in collaborazione con la prefettura, la questura e il comando provinciale dei carabinieri. Il convegno, giunto alla quarta edizione, si è aperto con la lettura del brano ‘L’indifferenza’ di Elie Wiesel, affidata a Giulio, studente del liceo Paolo Frisi di Monza. Sono seguiti gli interventi del presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach, del coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo Pasquale Angelosanto, della presidente dell’unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni e del prefetto di Milano Claudio Sgaraglia.
Il prefetto Raffaele Grassi, vice direttore generale della pubblica sicurezza e presidente dell’Oscad, ha sottolineato l’importanza della tutela dei diritti umani come sfida prioritaria delle democrazie moderne. L’incontro, moderato da Enrico Mentana e dalla primo dirigente della polizia di Stato Francesca Romana Capaldo, ha visto la partecipazione di esperti e accademici che hanno discusso il ruolo dei social media e dell’intelligenza artificiale nella diffusione dell’odio online. Tra loro, Milena Santerini della fondazione Memoriale della Shoah e Ruben Razzante dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Sul contrasto ai fenomeni di hate speech e discriminazione digitale sono intervenuti il direttore del servizio polizia postale Ivano Gabrielli e il tenente colonnello dei carabinieri Giovanni Colletti, che hanno illustrato le strategie adottate dalle forze dell’ordine. Il ricercatore Stefano Pasta ha invece approfondito le moderne strategie di counter speech, mirate a contrastare l’odio attraverso la comunicazione. A testimoniare il valore della memoria storica e della lotta contro le discriminazioni sono stati Luca Spizzichino, presidente dell’Unione giovani ebrei d’Italia, insieme a Davide Fiano e Shulamit Bondì, che hanno raccontato le storie dei loro antenati perseguitati durante la Shoah.
L’evento si è poi focalizzato sullo sport come strumento di inclusione, con la partecipazione del presidente del comitato italiano Paralimpico Luca Pancalli, della nuotatrice Giulia Ghiretti e del velista Massimiliano Riccio. A concludere il convegno è stato il dialogo tra la senatrice Liliana Segre e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha ribadito l’importanza dell’educazione e della sensibilizzazione per prevenire e contrastare le diverse forme di odio e discriminazione.