Dietro l’angolo – La rubrica
Il Duomo di Milano conserva molte storie e segreti: tra queste c’è anche l’origine leggendaria del risotto allo zafferano.
Un luogo sacro attraverso i secoli
Iniziato a costruire nel 1386, come ricorda l’incisione su una pietra posta a sinistra del sarcofago di Ariberto, il Duomo fu eretto in un luogo che era già stato sacro per i Celti, i Romani e i Cristiani. Gli Insubri, antico popolo celtico della Lombardia, celebravano riti nel loro bosco sacro, il Nemeton. Con l’arrivo dei Romani, l’area divenne un luogo di culto dedicato a Giove, mentre i Cristiani costruirono prima la chiesa di Santa Tecla e poi il Duomo, dedicato a Santa Maria Nascente.
La cattedrale: una foresta di pietra
Varcando la soglia della cattedrale, l’impressione è quella di entrare in una foresta di pietra: le colonne gotiche, alte e imponenti, ricordano tronchi di querce. Il Duomo conserva una grande testimonianza della storia dell’arte vetraria: le sue 55 vetrate monumentali raccontano un percorso che va dall’inizio del ‘400 fino alla fine del ‘900. Alla loro realizzazione lavorarono, nel corso dei secoli, maestri vetrai italiani, fiamminghi e tedeschi, spesso in collaborazione con importanti pittori che fornirono i cartoni per le vetrate, come Giuseppe Arcimboldo e Pellegrino Tibaldi.
Lo zafferano: dalle vetrate al risotto
La leggenda che collega il famoso risotto ‘giallo’ al Duomo narra che nel 1574, circa due secoli dopo l’inizio dei lavori, un giovane aiutante del maestro vetraio fiammingo Valerio di Fiandra lavorava alle vetrate della cattedrale e aveva l’abitudine di aggiungere sempre un po’ di zafferano ai colori per renderli più vivaci. Esasperato, il maestro gli disse scherzando: «Finirà che lo metterai anche nel risotto!». Qualche settimana dopo, in occasione delle nozze della figlia di Mastro Valerio, l’apprendista decise di accettare la sfida e convinse il cuoco a servire un risotto condito con lo stesso zafferano che usava per le vetrate. Il risultato fu un piatto dal colore dorato e dal profumo irresistibile, che conquistò tutti i commensali. Così, secondo la tradizione, nacque il celebre risotto alla milanese, destinato a diventare uno dei simboli della città.
‘Dietro l’angolo’ è la rubrica de Il Gazzettino Metropolitano che racconta storie, curiosità e segreti nascosti di Milano e del suo hinterland, per scoprire angoli insoliti della città.