La polizia di Stato porta a Linate e Malpensa la lotta al cybercrime

La polizia di Stato ha presentato oggi il progetto ‘Pillole di cybersicurezza’ permetterà di proiettare video informativi anti truffa agli aeroporti di Milano Linate e Malpensa.

Si tratta di un’iniziativa realizzata in collaborazione con Sea Milan Airports che mira a sensibilizzare i cittadini sui pericoli della rete. Il dirigente del centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale Lombardia, Manuela De Giorgi, e il chief operating officer di Sea Milan Airports, Alessandro Fidato, hanno spiegato come il progetto punti a raggiungere il maggior numero di persone sfruttando luoghi strategici come gli aeroporti. I video vuole sensibilizzare sui rischi digitali più comuni come le truffe per impersonificazione, attuate tramite SMS, email e telefonate; il falso trading online e il furto di identità digitale, reato in crescita a causa della sempre maggiore digitalizzazione; il phishing, tecnica ampiamente utilizzata per sottrarre credenziali di accesso a servizi online, è sempre più sofisticato grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, capace di clonare voci e imitare identità.

Le vittime, tratte in inganno, forniscono dati personali che i truffatori sfruttano per compiere reati, causando non solo perdite economiche ma anche danni di immagine.Ancora più subdola è la truffa del falso trading online. Con la promessa di guadagni facili, le vittime investono somme di denaro, all’inizio piccole, in piattaforme apparentemente affidabili. La crescita fittizia dei profitti convince a versare ulteriori fondi, fino a quando i truffatori scompaiono, lasciando le vittime senza possibilità di recupero.

La polizia di Stato offre alcune raccomandazioni essenziali come evitare di condividere informazioni personali su canali non sicuri o con sconosciuti; utilizzare password robuste e diverse per ogni account, attivando l’autenticazione a doppio fattore dove possibile; non aprire allegati sospetti senza prima averli controllati con un antivirus; non condividere password o codici Otp (one time password) via telefono, email o sms; diffidare di promesse di guadagni immediati o testimonianze di personaggi famosi, spesso manipolate con tecnologie come i deep fake.Per ulteriori informazioni o segnalazioni, la Polizia di Stato invita a consultare il sito della polizia postale o a contattare il centro operativo per la sicurezza cibernetica più vicino.