A Sesto San Giovanni è in programma la mostra ‘Uno, dieci, cento agende rosse… quale democrazia?’, organizzata in collaborazione con l’associazione ‘Peppino Impastato e Adriana Castelli – Milano’.
La mostra, composta da pannelli in stile graphic novel, racconta le storie di donne e uomini che hanno lottato contro la mafia, facendo della giustizia e della verità la loro ragione di vita, sarà ospitata presso l’ex mensa che è un’area comune tra i due istituti De Nicola e Spinelli dal 12 al 18 ottobre e poi trasferita a Villa Mylius, dove resterà fino al 29 ottobre. L’inaugurazione ufficiale si terrà sabato 19 ottobre a Villa Mylius.
Tra gli ospiti dell’evento, Daniele Ventura, un imprenditore di Palermo che, dopo aver subito intimidazioni mafiose nella sua pasticceria, ha vissuto momenti di forte pressione e paura. Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino, ha ideato il progetto dei pannelli, scegliendo il linguaggio dei fumetti come strumento per avvicinare i giovani a temi di grande rilevanza sociale. Il progetto mira a sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della legalità, stimolando un dibattito e una riflessione profonda sul ruolo di ciascuno nella lotta contro l’omertà.
«Il futuro della nostra società dipende dai giovani, ed è nostro dovere trasmettere loro il rispetto delle regole e il valore della giustizia – dichiara il sindaco Roberto Di Stefano -. La lotta contro le mafie passa anche attraverso l’educazione, e iniziative come questa sono fondamentali per formare cittadini consapevoli e responsabili».
«Per affermare il valore della cultura della legalità – spiega l’assessore alle Politiche Giovanili Roberta Pizzochera – occorre promuovere il concetto di cittadinanza fondato sulla coscienza di due principi essenziali: quello del “diritto” e quello del “dovere”. Per questo l’educazione alla legalità ha progressivamente ampliato l’ambito di intervento facendo proprie tutte quelle tematiche fondate sul rispetto delle leggi, delle regole e dell’altro come contributo fattivo all’elaborazione e alla diffusione della cultura dei valori civili e al rispetto consapevole e partecipato delle regole sociali».