«La mancanza di un medico di base, i marciapiedi inesistenti e coperti di foglie scivolose, le buche e i trasporti a dir poco inefficienti». Questa la lista di problemi che i residenti della Pelucca indicano come urgenti e «invalidanti».
È una protesta ‘intergenerazionale’ quella che ha avuto luogo giovedì mattina 21 novembre. Una trentina di residenti si sono trovati all’ingresso dei giardino Mincio Tevere. «Proprio qui – lamentano -, si nota il primo esempio di abbandono. La scalinata per accedere al giardino è sprovvista di corrimano. Diverse persone sono già cadute ma niente è stato fatto. Inoltre i marciapiedi sono stretti, dissestati e coperti di fogliame che rende pericoloso il passaggio».
Gli abitanti del quartiere sono per lo più persone anziane, ex operaie e operai della Magneti Marelli ora in pensione. Alcuni però si sono trasferiti nel quartiere da altre regioni d’Italia, come due anziani coniugi, che vivono alla Pelucca per stare vicino alla nipote, arrivata a Sesto dalla Liguria per lavoro.
E proprio per chi si deve recare in ufficio, un problema del quartiere Pelucca sono i trasporti: la pensilina del bus, che in cima è ‘adornata’ di piccoli cespugli di piante cresciute spontaneamente, vede passare solo saltuariamente il pullman 701, unico mezzo di trasporto pubblico del quartiere.
«Mia figlia – spiega una residente – si alza alle 6 del mattino per andare a lavorare. Se perde il pullman delle 7 non si sa quando passa la corsa successiva, puntualmente in ritardo o cancellata». La scarsità di mezzi pone difficoltà anche a chi pesi deve recare all’ospedale di via Matteotti, che dista meno di 5 chilometri ma è raggiungibile solo cambiando due pullman.
«Paghiamo le tasse come tutti, ma i nostri servizi sono peggiori di quelli degli altri quartieri, a partire dal medico di base, che da settembre non abbiamo più». I residenti hanno raccolto 320 firme per lamentare la mancanza del dottore, firme che ora sono finite sul tavolo di Regione Lombardia.
Noemi Tediosi