Questa settimana il nostro Termometro si occupa del ruolo e rischi delle cosiddette guardie giurate, agenti privati degli oltre 800 istituti di vigilanza, che spesso troviamo nelle banche, ospedali, comuni, palazzi regionali, metropolitane, ambasciate, industrie e tanto altro ancora.
Uomini in divisa, armati e attenti, ma troppo spesso messi in secondo piano. Insomma, un ‘esercito’ composto da circa 37mila persone che in Italia muove ogni anno più o meno 2 miliardi di euro. Questo un po’ il quadro della situazione delle guardie giurate con dei risvolti che a volte fan- no discutere, come la vicenda accaduta a un vigilantes a Roma condannato pochi giorni fa in primo grado a 2 anni per aver ucciso un bandito che, insieme a due complici, aveva rapinato una banca nel 2014.
I tre, armi in pugno, minacciarono l’uomo, il personale e i clienti, svaligiando la filiale per poi fuggire. La guardia giurata chiusa nel gabbiotto riuscì a uscire e a inseguirli, intimandogli di fermarsi. Ne nacque una sparatoria e un bandito fu colpito a morte, mentre gli altri erano riusciti a fuggire.
Nonostante il magistrato volesse archiviare il tutto con una richiesta di proscioglimento da qualsiasi responsabilità, il vigilantes alla fine si è ritrovato condannato per eccesso di legittima difesa con l’aggiunta di un risarcimento alla famiglia della vittima di 200mila euro. Tirate voi le conclusioni.
L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani