È stato sottoscritto nei giorni scorsi a Cinisello Balsamo un nuovo patto di bene comune tra l’amministrazione comunale e la parrocchia Sant’Eusebio.
Grazie all’attività di due educatori del progetto ‘Parrocchie e Periferie’ della Fom (Fondazione Oratori Milanesi), Marta Galbiati e Davide Manzo, verrà realizzato un murale in via Alberto da Giussano 3 dal titolo ‘Vento in faccia. Un murales per S. Eusebio’. L’iniziativa della parrocchia nasce dall’esigenza educativa di sostenere un delicato percorso di supporto a favore di un gruppo di adolescenti del quartiere coinvolti emotivamente da un evento luttuoso che li ha toccati da vicino a seguito della tragica perdita di un loro coetaneo. Un percorso educativo realizzato in collaborazione con il Tavolo Giovani locale, costituito da alcune realtà che si occupano di adolescenti e preadolescenti.
Il murale, sarà realizzato anche grazie a un writer professionista che ha già avuto altre esperienze a Cinisello Balsamo e avrà un valore fortemente simbolico richiamando l’esito del percorso intrapreso, una ‘traduzione’ artistica di sentimenti ed emozioni vissuti e rielaborati dal gruppo. L’inaugurazione ufficiale poi sarà organizzata a settembre.
«Il patto sottoscritto è un esempio virtuoso di come l’amministrazione comunale può incontrare e collaborare anche con quei giovani che, pur non organizzati, sono spinti da uno spirito costruttivo e desiderosi di futuro, come abbiamo potuto percepire dal bozzetto del disegno che ci è stato mostrato in anteprima», ha dichiarato l’assessore al Welfare e Centralità della Persona Riccardo Visentin. «Questo accordo è il segno tangibile e fattivo della sensibilità e dell’impegno che possono esprimere anche i ragazzi più giovani. In questo caso si tratta di un’azione nata dopo un fatto tragico che ha sconvolto un gruppo di compagni e amici. Dalla loro testimonianza un messaggio per i loro coetanei», ha aggiunto l’assessore alla Cultura e Giovani Daniela Maggi.
«Dalla collaborazione con l’amministrazione comunale nascerà ‘Vento in faccia’. Un modo per trasmettere un messaggio di speranza a tutta la cittadinanza e dare al quartiere un angolo di colore. L’inizio di un cammino insieme che sappia orientare verso la cura, il bello e la partecipazione», le parole dell’educatrice Fom Marta Galbiati.