«Anche il più disattento cittadino capirebbe che l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi è un atto puramente politico. E ora abbiamo conferma che questo atto è un’iniziativa del presidente di Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile), un ente tecnico che di politico non dovrebbe avere niente».
Sull’intitolazione, ufficiale da qualche giorno, dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi è intervenuto il sindaco di Milano Beppe Sala che, nei mesi scorsi, si era già opposto all’idea di dedicare alla memoria dell’ex premier lo scalo di Linate. «Anche se so benissimo che in questa faccenda giuridicamente posso far poco – prosegue Sala -, continuerò a far sentire la mia voce. Perché credo nei valori che mi hanno portato a essere sindaco di Milano. E perché non voglio che gli insulti che mi arrivano tramite i social, le provocazioni del vice presidente del consiglio («pensi a tagliare l’erba a Milano invece che a Berlusconi») o le affermazioni gratuite dello stesso presidente di Enac (che mi da pubblicamente dell’ipocrita) abbiano la meglio sulla mia volontà. Mi rivolgo alla primogenita di Silvio Berlusconi. Cara Marina, la reputo da sempre una persona intelligente e le sue recenti dichiarazioni me ne hanno dato conferma. Lei ha vissuto sulla sua pelle quanto suo padre sia stato amato e odiato. Ma non era meglio aspettare, far sì che gli animi si distendessero, far leggere alla storia la vicenda di suo padre con più tranquillità? Perché dobbiamo tornare così presto a schierarci, viste le modalità con cui questa decisione è stata presa? Davvero lei è felice che questo dibattito si riaccenda subito? Glielo chiedo nel rispetto comunque totale delle sue opinioni. Continuerò a sollevare la questione, educatamente e senza mancare di rispetto a nessuno. È mio dovere farlo. Come è certamente mio dovere occuparmi di tutte le altre cose che riguardano Milano».