Si può posizionare sul balcone, insieme a erbe aromatiche e gerani. Si chiama ‘Arianna’ e, come la principessa della mitologia greca, ha ordito una trama per sconfiggere il suo nemico. In questo caso però, non ci sono gomitoli e Minotauri. Né tantomeno un Teseo opportunista e traditore.
L’antagonista che ‘questa’ Arianna si propone di contrastare è l’inquinamento atmosferico meneghino. Arianna infatti ha l’aspetto di un semplice vaso da balcone ma può fare molto di più: è un prodotto hi-tech in grado di misurare la qualità dell’aria e inviare i dati raccolti tramite il wifi di casa. Il progetto è ideato da un gruppo di giovani ingegneri e designer del Politecnico di Milano, per realizzarlo è stata attivata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso (si può contribuire su produzionidalbasso.com).
Il progetto sarà supportato da Bcc Milano. Lo scopo: sensibilizzare le famiglie e i più giovani ai temi della cittadinanza attiva e della lotta contro l’inquinamento atmosferico. «Ogni sostenitore che deciderà di ordinare un vaso diventerà un importante ‘nodo’ della rete e contribuirà a mappare lo smog in città. Il vaso ‘Arianna’, dotato di appositi fori per aspirare l’aria e di un pannello solare (che gli consente di essere completamente autonomo, senza bisogno di usare elettricità per la ricarica), posizionato sui balconi della città, permetterà di raccogliere dati aggiornati sulla qualità dell’aria nel milanese, creando mappe dettagliate e consultabili in ogni momento attraverso l’applicazione per dispositivi mobili dedicata», spiegano gli autori del progetto.
Bcc Milano raddoppierà le donazioni e per ogni vaso ordinato dai sostenitori, la Banca cooperativa ne consegnerà un altro a una scuola o a una associazione del territorio della Città Metropolitana. L’obiettivo della campagna è riuscire a posizionare almeno 100 vasi ‘Arianna’ sui balconi di tutta la città e altrettanti nelle scuole, che andranno ad aggiungersi alla community di cittadini milanesi chiamata ‘Milano Aria Pulita’, che si è già formata. «Unirsi alla community significa non solo credere nel progetto di ‘Arianna’, ma anche trovare le soluzioni più efficaci contro l’inquinamento», concludono gli studenti.
Margherita Abis