Nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 maggio, intorno alle 2, gli agenti della polizia ferroviaria sono intervenuti in piazza Luigi di Savoia a Milano perché un uomo di 36 anni, appena uscito dagli uffici Polfer di Milano Centrale dove era stato denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, si era fermato dando in escandescenza e danneggiando alcuni arredi urbani.
I poliziotti hanno tentato di bloccarlo mentre agitava una sorta di fionda rudimentale fatta da pietre chiuse all’interno di una stoffa e brandiva un pezzo di marmo recuperato da una lastra che poco prima aveva rotto.
L’uomo, sotto effetto di sostanze stupefacenti, si è scagliato con violenza contro gli agenti che, per tutelare la propria incolumità e quella dell’uomo, hanno utilizzato il taser nel tentativo di interrompere la violenza e, dato che la scarica non era stata sufficiente a fermare la violenza, uno degli agenti ha esploso un colpo di pistola di ordinanza colpendolo l’uomo alla spalla sinistra.
L’aggressore è stato, quindi, soccorso e portato immediatamente all’ospedale Niguarda dove i sanitari hanno accertato come il proiettile non avesse intaccato organi vitali.
Il precedente intervento che aveva portato alla denuncia del 36enne per rapina e resistenza era stato effettuato all’esterno della stazione da una pattuglia dell’Esercito Italiano che aveva richiesto l’intervento della Polfer. Il 36enne aveva rapinato un uomo che, portato in ospedale in codice verde a seguito dell’aggressione subita, si era poi allontanato dal pronto soccorso, facendo perdere le proprie tracce.