«Villa Puricelli Guerra è tornata ai suoi antichi splendori. La Sala del Camino, fiore all’occhiello dell’edificio, era stata chiusa nel 2015, anno in cui era stata dichiarata inagibile per danni strutturali a una trave portante in legno. Ora, però, è di nuovo a disposizione della cittadinanza».
Ad annunciarlo è il Comune di Sesto San Giovanni: da venerdì 12 aprile è possibile per gli sposi residenti a Sesto San Giovanni (almeno uno dei due, questo è il requisito) di prenotare la Sala del Camino. Per quanto riguarda gli eventi culturali, invece, c’è la necessità di prenotare almeno 30 giorni prima. Proseguono dal Comune: «Partendo da subito, dunque, si potrà partecipare alle prime iniziative non prima della fine di maggio. Per chi intende sposarsi nella Sala del Camino scrivere a serv_statocivile@sestosg.net. Chi, invece, vorrebbe informarsi sulla prenotazione della sala per un evento culturale, scrivere a culturasesto@sestosg.net».
«Il 21 maggio del 2018 abbiamo concesso l’uso di una porzione del fabbricato ad Aler per aprire la sede operativa sestese dell’azienda con il vincolo che effettuassero investimenti di ristrutturazione – ha spiegatoil sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano -. Ma non solo: nella convenzione Aler si è impegnata a mantenere la Sala del Camino a utilizzo pubblico».
L’iter del restauro non è stato però semplice. Nel 2020 è stato approvato il progetto di fattibilità, ma l’emergenza covid ha rallentato il processo. Nel mese di maggio del 2021 tutto sembrava pronto per partire, ma proprio nella fase esecutiva sono stati riscontrati problemi che hanno impedito di procedere con il progetto inizialmente approvato. Dopo un nuovo sopralluogo è stata elaborata, nel mese di dicembre del 2022, una nuova soluzione progettuale. Con il via libera dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio e l’affidamento alle ditte specializzate, i lavori sono ripresi nell’ottobre del 2023, fino alla data di oggi.
«La stupenda Sala del Camino è di nuovo disponibile per attività, conferenze, celebrazione di matrimoni ed eventi culturali – ha continuato il sindaco Di Stefano -. Un altro progetto di rigenerazione che rende la nostra città sempre più attrattiva e bella. La villa, di impianto settecentesco, era originariamente di proprietà dell’ordine dei Gesuiti. Poi dopo l’acquisto da parte di Giuseppe Manara, passò nel 1812 a Giuseppe Puricelli Guerra. Nel 1970 divenne proprietà del Comune che ha attualmente concesso l’uso, come detto, ad Aler. Questo pezzo di storia di Sesto contribuisce a rafforzare e consolidare quello che abbiamo chiamato il boulevard delle Ville di delizia del centro: da Villa Zorn (oggetto di un progetto che mantiene vivi gli spazi culturali per la cittadinanza) a Villa Mylius che ospita temporaneamente la biblioteca centrale, fino a Villa Visconti in cui è in corso una riqualificazione grazie ai fondi del Pnrr».