In occasione del 70esimo anniversario degli scioperi che nel 1944 a Torino e Milano costarono la vita ad operai e operaie, il Comune di Milano, nell’ambito del progetto Milano è Memoria, e il Comitato Pietre di Inciampo hanno posato tredici nuove pietre.
Insieme ai nomi di donne e uomini ebrei è stato ricordato anche chi manifestò contro il regime nazifascista che aveva convertito le fabbriche alla produzione di armi necessarie alla guerra impoverendo e affamando la popolazione già stremata da anni di conflitto.
«L’evento è rientrato e ha chiuso il palinsesto di iniziative dedicate al Giorno della Memoria iniziato lo scorso 25 gennaio con la posa delle prime dodici pietre del 2024 – spiegano dal Comune di Milano -. Con quelle di domani si arriverà a 26 in 23 luoghi della città. Dalla prima pietra di inciampo, posta nel 2017 in memoria di Alberto Segre, padre della senatrice a vita, in corso Magenta 55, sono 197 le persone ricordate in città, in 158 vie diverse (23 nuove quest’anno). Un mosaico della memoria che ogni anno aggiunge nuove presenze dove queste persone vissero fino al momento dell’arresto, della deportazione e della morte».