La scorsa settimana in un Comune non distante da Roma, Manziana, un 39enne che stava correndo in un parco è stato aggredito e ucciso da tre rottweiler fuggiti da una villa.
Qualche giorno dopo, sempre vicino alla capitale, ferite gravemente una bimba di due anni e la nonna (i cani erano di quest’ultima). Ecco che si ritorna – giustamente – a parlare della pericolosità di alcune razze canine. È chiaro che il morso di un volpino non può essere paragonato a quello di un molossoide.
E allora? Premesso che non sono sotto accusa i cani di grossa taglia, ma evidentemente chi li governa. Essere proprietari dovrebbe comportare delle responsabilità verso l’amico a 4 zampe e verso altri. Innanzitutto, educarli a essere buoni, socievoli e giocherelloni, e poi utilizzare il guinzaglio quando si portano a passeggio e in certi casi la museruola, anche se questo non sempre accade. Chi di noi non li ha visti scorrazzare nei parchi senza protezione? Qualcuno dice di utilizzare i cani di grossa taglia a difesa della propria abitazione ma forse farebbe meglio a dotarsi di un sofisticato sistema di allarme con tanto di perimetrale.
Ogni anno in Italia circa 70mila persone sono aggredite dai cani. Qualcosa non funziona per colpa dell’animale o dell’uomo? Bene ha fatto Milano a istituire un patentino denominato ‘Cane speciale’ per alcune razze, uno strumento che dovrebbe diventare legge in tutta Italia.
Il Termometro Nazionale, l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, è a cura del direttore Marco Fabriani