La formazione professionale come strumento di promozione della legalità e dei valori civici e sociali che aiutino i giovani a inserirsi nel contesto sociale e nel mondo del lavoro con un bagaglio di conoscenze adeguate e rispettose dei valori legati al tema della violenza, il comportamento sulla strada, la droga, il bullismo e il vandalismo.
Si tratta di un progetto promosso dalla Fondazione Mazzini con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, grazie alla disponibilità di figure di eccellenza che quotidianamente nel loro percorso professionale operano o hanno operato su questi temi. È stato questo il tema dell’incontro che si è tenuto nella sede della Fondazione Mazzini a Cinisello Balsamo, presenti docenti e responsabili dell’Istituto con l’assessore Fabrizia Berneschi con l’intento di promuovere tra Fondazione e Comune l’ambizioso progetto che «intende superare quella ‘’povertà educativa’’ per sviluppare e avviare negli studenti momenti di riflessione basati su episodi di vita concreti che li portino a riflettere sull’importanza delle regole e della loro condivisione e rispetto, superando la necessità di reprimere ma rendere consapevoli», come auspicato dal presidente Marcello Mariani nel presentare il progetto.
L’assessore Fabrizia Berneschi nel ringraziare per il valore dell’iniziativa ha dichiarato: «È di grande rilevanza e valore per i nostri giovani avere testimoni e testimonianze come quelle che il progetto può contribuire a dare e l’amministrazione di Cinisello Balsamo è grata di poter sostenere iniziative come questa».
«L’idea è nata dal lavoro già svolto in passato – spiegano dalla Fondazione -, con diverse iniziative che si sono tenute sul territorio e nelle scuole. Anche i recenti episodi di cronaca hanno portato a riflettere su questi temi e accentuato una necessità di intervenire e valorizzare progetti educativi che aiutino a riflettere sul tema. Occorre far rinascere nei ragazzi e anche nelle loro famiglie il senso civico e il buon comportamento che sono alla base del nostro vivere sociale, dobbiamo far crescere quella povertà educativa non più basata su termini economici, in relazione ad un buon stipendio per le famiglie, ma siamo di fronte ad una mancanza di interventi per scarse risorse educative che dobbiamo ritrovare per far fronte all’emergenza sociale attuale.La scuola, dopo la famiglia è il luogo privilegiato dove far crescere questi valori di libertà che sono fondamentali, ma che non devono diventare sopraffazione verso altri. A mettere insieme le persone che lavorano per il progetto è stato il Comandante Emerito Francesco Ardito, pronto a spendersi per i giovani e il loro futuro, il quale ha incontrato la disponibilità della Fondazione Mazzini e dell’Amministrazione comunale per promuovere i corsi che si avvieranno nei prossimi mesi».
L’idea è quella di estendere l’iniziativa a tutti gli studenti delle scuole di Cinisello: sede dei corsi il Centro Culturale Il Pertini e come docenti ci saranno il magistrato in pensione Ambrogio Moccia, il pm Alessandro Pepe, i questori Angelo Re e Giovanni Pepe, il comandante della polizia Locale di Cinisello Balsamo Fabio Massimo Crippa e altri collaboratori pronti a mettersi a disposizione negli incontri con i giovani studenti. Il programma definitivo e i temi trattati saranno ufficializzati nei prossimi giorni.
«L’obiettivo del corso è insieme educativo e formativo – ha spiegato Pierangelo Gervasoni, Direttore dello storico istituto professionale -. Educativo in quanto vuole trasmettere il senso pieno della enunciazione che legalità non vuol dire limitazione della libertà. Fomartivo in quanto intende fornire ai giovani, cittadini di oggi e di domani gli strumenti che sono alla base per comprendere funzioni, struttura e chiavi di interpretazione delle leggi ed essere cittadini consapevoli del contesto e del proprio ruolo sociale e istituzionale».