Cinisello, il disarmo nucleare divide il consiglio comunale

«Quattordici associazioni cittadine, il 12 giugno scorso, hanno inviato a tutti i consiglieri comunali una richiesta affinché la città di Cinisello Balsamo aderisca alla campagna ‘Italia Ripensaci’ e all’’Appello delle Città’ per chiedere al Governo Italiano la ratifica del Trattato Onu ‘Tpnw’ per la messa al bando delle armi nucleari».

A spiegarlo è il Pd, da dove aggiungono: «Si tratta di una iniziativa civica che si inserisce a pieno titolo nella battaglia nazionale e internazionale per l’eliminazione delle armi nucleari infatti, il Trattato Onu, proibisce agli Stati di sviluppare, testare, produrre, possedere, usare o minacciare di usare gli armamenti nucleari, o anche permettere alle testate di stazionare sul proprio territorio». Nel consiglio comunale dello scorso 4 dicembre il tema era oggetto di un ordine del giorno contenente l’adesione alla campagna sul disarmo nucleare. «Mai ci saremmo aspettati che a sei mesi di distanza dalla richiesta ricevuta dalle associazioni, la maggioranza, si alzasse e uscisse dall’aula alla chetichella per far mancare il numero legale e impedire, così, la discussione della proposta».

Affermano i capigruppo Marco Tarantola del Partito Democratico e Mario Pregnolato della Lista Cittadini Protagonisti Insieme: «È un fatto di una gravità inaudita: alzarsi e uscire dall’aula consiliare per non discutere una mozione proveniente dalla società civile è ingiustificabile, non si può dopo sei mesi di deposito dell’atto non aver niente da dire a riguardo. La maggioranza, inoltre, ha il dovere morale di consentire alla minoranza di discutere le tematiche che ritiene di rappresentare. Si può essere favorevoli o contrari, gli atti si possono emendare, al limite ci si può astenere ma non è consentita l’arroganza di abbandonare l’aula. Se il Parlamento cittadino non è più il luogo della politica perché la maggioranza con le sue azioni non lo garantisce, lo svilisce e lo offende, allora rimane solo l’arroganza del potere, ed è inaccettabile».

Concludono dal Pd: «Domenica 10 dicembre da piazza Italia al Pertini ci sarà una fiaccolata per la pace organizzata da molte delle associazioni che hanno firmato l’appello per il disarmo, come forze di minoranza presenti in consiglio comunale riteniamo che la pace si costruisca anche con il coraggio di affermare che la logica della deterrenza nucleare è obsoleta e va superata da un nuovo paradigma di sicurezza internazionale costruito sul primato della politica, proprio quella che è mancata lunedì sera in consiglio comunale. Ghilardi ripensaci».