Dopo l’ennesimo femminicidio, quello di Giulia Cecchettin, e in occasione della ‘Giornata contro la violenza sulle donna’ del 25 novembre, l’Anpi di Sesto San Giovanni dichiara il proprio impegno per contrastare un fenomeno che in Italia non accenna a diminuire.
Il report del Viminale rivela che da inizio anno al 12 novembre sono 285 le donne uccise, di cui 82 in ambito familiare o affettivo e 53 hanno trovato la morte proprio per mano di un partner o ex partner.
L’associazione partigiani dal 2006 propone iniziative per sensibilizzare rispetto alla violenza contro le donne e rinnova quest’anno l’impegno nell’organizzazione di incontri in diverse zone della città di Sesto per coinvolgere altri uomini a interrogarsi e riflettere su come cambiare la cultura italiana. «La riproduzione e la riaffermazione di ruoli sessuali stereotipati – dichiara il presidente Agostino Rapetti – l’adesione a presunte attitudini maschili e femminili, l’imposizione di una norma nelle relazioni affettive, contribuiscono a generare questa violenza, impoveriscono la libertà di tutti e tutte, costringono le nostre vite in gabbie invisibili. Impegniamoci ad organizzare come uomini, insieme alle donne, iniziative che coinvolgano il più possibile il mondo della scuola, dell’informazione, della cultura, della politica e dell’associazionismo, per diffondere al massimo la sensibilità e l’impegno fra tanti ragazzi e adulti ancora troppo silenziosi, isolati e confusi».