Lorenzo D’Errico chiede e ottiene dalla Corte d’Assise di Monza la giustizia riparativa: l’uomo aveva ucciso a martellate il padre Carmine nel dicembre 2021 all’interno villetta dove vivevano insieme, in via della Libertà a Cusano Milanino.
Il reo confesso aveva poi trasportato e bruciato il cadavere del padre all’interno di un’area dismessa a Cerro Maggiore, dove era stato trovato il corpo carbonizzato il 21 gennaio 2022. Il 3 febbraio dello stesso anno il Reparto investigazioni scientifiche (Ris) dei carabinieri aveva trovato delle tracce di sangue compatibili con un delitto all’interno della villetta.
La Corte di Assise ha dunque sospeso il procedimento a carico di Lorenzo D’Errico, che è accusato di omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere, accogliendo la richiesta avanzata dai legali dell’imputato di ammetterlo a un programma di giustizia riabilitativa. Si tratta di un percorso finalizzato al recupero psicologico: i giudici hanno rinviato il processo a giugno del prossimo anno per una valutazione del programma di giustizia riparativa che potrebbe portare a uno sconto di pena.