«Abbiamo ricevuto questo pomeriggio questa dichiarazione che avvisa che da oggi il Comune di Milano usa la vasca di Bresso; sono basito: pochi giorni fa, il 23 ottobre, nella riunione che ho richiesto in Prefettura per porre il tema della carenza di un monitoraggio a garanzia della salute di chi vive vicino all’impianto, ci era stato comunicato che i primi collaudi, sulle sole pompe, sarebbero iniziati a fine novembre e poi si sarebbe passati a test più complessi fino all’ultima fase dei collaudi, per terminare il tutto entro la fine del 2024, andando in produzione».
Ad annunciarlo, pubblicando sui social la comunicazione ricevuta, è direttamente il sindaco di Bresso Simone Cairo che prosegue: «Prova è che ci saremmo dovuti incontrare il 16 novembre per visionare la proposta di monitoraggio sugli inquinanti e decidere di attivare lo stesso monitoraggio prima dell’avvio dei primi test di utilizzo della vasca. La toppa è peggio del buco? Noi continueremo, con determinazione, a chiedere che si monitorino le polveri, gli inquinanti atmosferici, gli odori e i rumori a tutela della salute e della tranquillità di chi vive a Bresso».
A confermarlo è l’assessore meneghino Marco Granelli con un post su Facebook nella mattinata del 3 novembre, dopo la pioggia che incessantemente nella notte ha colpito Milano e hinterland: «Le forti e persistenti piogge di adesso e stanotte non previste da Centro funzionale di Regione Lombardia e fuori da allerta, stanno provocando un aumento dignificativo dei livelli di Lambro e Seveso a Milano. Meno male che stanotte abbiamo deciso di tenere ancora fuori le comunità del Parco Lambro e che la vasca di Milano del Seveso è pronta ad accogliere acqua se i livelli continuano a salire».