La giunta del Comune di Monza ha approvato la delibera per il nuovo dimensionamento scolastico delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione primaria della città per l’anno 2024/2025.
La proposta, che sarà inviata alla Provincia di Monza e Brianza e agli organi deputati alla scelta definitiva, è finalizzata a preservare l’autonomia scolastica dell’Istituto San Fruttuoso che con i suoi 584 alunni risulta di poco sottodimensionato rispetto ai criteri minimi ammessi per ottenere l’autonomia scolastica e che prevedono almeno 600 iscritti. Ciò a fronte delle altre otto autonomie scolastiche di Monza che presentano una media di circa 900 studenti iscritti ciascuna La scelta del Comune, pertanto, è proporre agli organi decisionali di non rinunciare alle 9 autonomie scolastiche presenti in città, effettuando un riallineamento degli istituti Comprensivi Don Milani e san Fruttuoso e prevedendo di trasferire la responsabilità della Scuola Tacoli di via V. Pisani dall’Istituto Don Milani all’Istituto San Fruttuoso: tale nuova assegnazione consentirebbe, infatti, di rispettare in modo coerente i coefficienti richiesti dalla normativa nazionale e dalla programmazione regionale per il riconoscimento dell’autonomia scolastica stessa.
«Se la proposta sarà accolta il quartiere San Fruttuoso – spiegano dal Comune di Monza -, decentrato rispetto al resto della città, continuerebbe a godere della permanenza di un Istituto comprensivo che, fin dal primo dimensionamento, è stato costituito con l’intento di salvaguardare la specificità del territorio e per valorizzare le esperienze consolidate, assicurando l’unitarietà del presidio scolastico e la continuità dei percorsi educativi e scolastici, rispondendo così ai bisogni degli alunni e delle loro famiglie».
«Tentiamo questa forma di salvataggio di tutte le autonomie scolastiche – spiega il sindaco Paolo Pilotto – consapevoli delle complessità di adattamento che ciò comporterebbe per tutta la comunità professionale dell’Istituto Don Milani, ma anche dell’importanza di salvaguardare gli istituti comprensivi in una città come Monza, che vanta un’offerta formativa di rilievo, la cui qualità è riconosciuta da tempo ed è uno dei fattori di affermazione della Brianza produttiva».