L’annuncio da parte del Comune di Cinisello Balsamo del raggiungimento della proposta definitiva per le modifiche al progetto Entangled, che riguarderà il quartiere Crocetta, continua a far discutere in città.
«La soluzione – ha spiegato il sindaco Giacomo Ghilardi – ha tenuto conto delle esigenze, suggerimenti e proposte recepite nella fase di confronto e partecipazione. Questo a dimostrazione che c’è sempre stata da parte nostra una disponibilità, una apertura e un’attenzione alle richieste provenienti dai chi vive e opera in Crocetta. Il prossimo step sarà quello di presentare la proposta a tutti gli stakeholder avviando un’ulteriore fase di coinvolgimento. Ci auguriamo di poter entrare presto nel vivo del progetto che, con i suoi 15 milioni di investimento, indubbiamente offre nuove opportunità al quartiere e alla città in termini di rilancio, di offerta di nuovi servizi e di maggiore vivibilità».
Di opinione diversa, però, la minoranza. «Lo scorso 12 settembre – hanno dichiarato i capigruppo del Pd Marco Tarantola e della lista civica Cittadini Protagonisti – Insieme Mario Pregnolato – l’amministrazione comunale ha presentato pubblicamente per la prima volta la sua proposta di modifica del progetto Entangled. Peccato che in quella sede è anche emerso che tali proposte erano già state inviate formalmente a Regione Lombardia come richiesta di modifica del progetto originario. La modifica è stata inviata a Regione senza nessun confronto nè dialogo con il territorio, se non a cose sostanzialmente già fatte. Anche se ormai è tardi, almeno per la fase attuativa e di monitoraggio, questo tavolo di lavoro con il quartiere deve essere subito istituito formalmente. Dopo due anni d’attesa, solo l’1 settembre siamo stati convocati a un tavolo politico e abbiamo chiesto esplicitamente un percorso di condivisione con la cittadinanza. Abbiamo concordato un momento pubblico di ascolto del territorio che si terr̀a il 25 settembre ma il punto vero è che pare tutta una farsa: mentre noi eravamo al tavolo per cercare di migliorare il progetto l’amministrazione stava inviando i documenti in Regione per chiudere la partita».
«Apprendiamo dalla stampa – replicano dalla maggioranza – che il Pd e la lista civica Cittadini Protagonisti-Insieme ritengano ‘una farsa’ il tavolo politico istituito per il primo grande progetto che può concretamente riqualificare e unire alla città il quartiere Crocetta. Ci pare che il Pd, non avendo chiare idee riguardo a questo progetto, nel suo stile, abbia preferito reagire con polemiche, piuttosto che contribuire in modo costruttivo. Si trova evidentemente spiazzato dalla scelta, ivi compresa quella delle precedenti interlocuzioni con gli stakeholders territoriali, che sono iniziate fin da gennaio 2023, di cui forse non hanno contezza. Riteniamo che in politica sia fondamentale essere propositivi e partecipare attivamente alla discussione pubblica per il bene della nostra comunità. Tuttavia, sembra che il Pd stia scegliendo una via diversa, optando per la critica anziché per la collaborazione. Ci rendiamo conto che sia impegnativo avere idee e più facile stare alla finestra, tanto più con una coalizione di maggioranza attiva, propositiva e concreta, che si pone come unico obiettivo il bene comune e lo sviluppo sostenibile della città, tutta, con particolare riferimento alle aree più fragili. Entangled ne è l’evidenza per il quartiere Crocetta. Un progetto da fare, pensato e condiviso da tempo con tutte le forze territoriali coinvolte. Speriamo che in futuro il Pd possa ritrovare la volontà di lavorare insieme agli altri attori politici e alla società civile per il beneficio di tutti i cittadini, che si aspettano di vedere ciò su cui, attraverso le loro rappresentanze, hanno lavorato. Le pure polemiche politiche non portano ‘avanti’ le soluzioni ai bisogni. È il fare che porta sviluppo».
Negli ultimi giorni sulla vicenda del progetto Entangled è intervuto anche un attore direttamente coinvolto, la dirigenza scolastica dell’Istituto Scolastico Comprensivo ‘Balilla Paganelli’: «Chiediamo l’immediata istituzione di un tavolo di co-progettazione che riveda tempestivamente le azioni in progetto, ponendo al centro la costruzione della nuova scuola per il quartiere, fattore di integrazione, coesione e mobilità sociale. Vi preghiamo, fermatevi. È in gioco l’utilizzo del denaro pubblico, ancor più il futuro di molte generazioni». Si tratta di un estratto del testo letto durante la conferenza dei capigruppo. «Le azioni – proseguono . attualmente previste dalla rimodulazione dell’originario progetto Entangled e già trasmesse a Regione Lombardia non soddisfano nessuna delle due esigenze, vitali e improcrastinabili: la costruzione di un nuovo plesso di scuola secondaria di primo grado, delocalizzato rispetto alla ristretta cerchia del ‘Quartiere Crocetta’ e la realizzazione di ambienti consoni per la scuola dell’infanzia e primaria a metodo Montessori, che si è sviluppata in spazi residuali, non appropriati e non adeguatamente capienti».
Dalla scuola, che basa il suo insegnamento sul metodo Montessori, hanno poi concluso: «Ad aggravare la situazione, la prevista dislocazione delle classi per un periodo di almeno due anni scolastici in sedi e plessi scolastici lontani e ancora non precisati dall’amministrazione: non si tratta solo del disagio di muoversi con lo scuolabus, di organizzare il servizio su otto o nove plessi scolastici distanti tra loro, alcuni dei quali in coabitazione; si tratta di ignorare sconsideratamente che cosa significhi ricostruire gli ambienti di apprendimento per metodologie didattiche che nell’intervento scientificamente progettato sull’ambiente giocano la propria scommessa educativa. Si tratta di ignorare impunemente quale impatto la dislocazione delle classi avrà sulle iscrizioni, con la conseguente perdita di posti di insegnamento, cioè di figure professionali altamente qualificate e motivate, che solo un pluriennale impegno di formazione e selezione ha reso disponibili e che non saranno rimpiazzabili. Professioniste e professionisti che dovranno rivedere l’intero progetto professionale della loro vita. E subire un peggioramento delle proprie condizioni di lavoro, che nessuno indennizzerà. Allargando lo sguardo al progetto nel suo insieme come ora si presenta, lamentiamo inoltre con grande amarezza che l’insieme delle azioni poste in programma riconsegnano il quartiere Crocetta al suo destino di isolamento, a una perdurante segregazione del disagio e dell’ineguaglianza sociale: tutto resta sostanzialmente al suo posto, nulla è riconfigurato nelle sue funzioni e ricollocato in una visione urbanistica rigenerante. Forse l’errore, come il peccato di Adamio ed Eva, è originario: fin dall’inizio non vi è stata traccia di una reale co-progettazione».