Una ricerca dimostra che il 16% dei 13enni italiani fuma

Come si presenta il panorama italiano per quanto riguarda il vizio del fumo negli under 15? Dal 2010 al 2022 il numero complessivo dei fumatori tra i 13 e i 15 anni sembra calato in maniera esponenziale, passando dal 21% al 16%, e attualmente sono soprattutto le ragazze a coltivare questo vizio estremamente dannoso per la salute.

Nelle scuole sono stati diversi i divieti introdotti grazie alle normative: ricordiamo la legge Sirchia del 2003 che ha imposto il divieto di fumo in tutti i locali chiusi incluse le scuole, e nel 2013 il ddl Lorenzin che ha vietato il fumo nelle pertinenze esterne degli istituti scolastici. Nonostante questo, le difficoltà riscontrate per limitare e arginare il vizio del fumo all’interno delle strutture sono ancora moltissime, in quanto gli adolescenti sembrano ignorare i divieti imposti.

Come riporta Ansa, uno studio presentato dalla Global youth tobacco survey (Gyts) e coordinato dall’Istituto superiore di sanità ha permesso di esaminare ogni 4 anni un campione di 13-15enni delle scuole italiane (oltre 2.000 studenti solo nel 2022) dimostrando che uno studente su quattro (molte più femmine dei maschi) ha utilizzato nell’ultimo mese almeno un prodotto tra sigarette, e-cig, prodotti a tabacco riscaldato e che uno su tre ha provato la sigaretta tradizionale almeno una volta.

È stata proprio questa ricerca a far capire che i divieti nelle scuole non sono sufficientemente percepiti come tali e pertanto non sono rispettati, ha inoltre evidenziato il problema del fumo passivo in casa o in auto a cui troppi ragazzi sono esposti, e ha rivelato che l’accessibilità ai prodotti sia estremamente facile nonostante i divieti legati all’età.

L’uso della e-cig registrato nell’indagine del 2018 per la prima volta con il 18% di utilizzo, nel 2022 passa al 20%. Il dispositivo a tabacco riscaldato, registrato nel 2022 per la prima volta, raccoglie il 14%. Anche se il decreto del 2016 rende molto più severe le sanzioni per chi vende tabacco ai minori, si percepisce chiaramente che i ragazzi riescano ancora con troppa facilità ad avere accesso al prodotto.

Uno su quattro lo acquista direttamente in tabaccheria e il 73% dichiara di non aver avuto nessuna resistenza da parte dell’esercente, il 14% conferma di aver comprato direttamente dal rivenditore la e-cig e per concludere, quasi il 50% sostiene di aver ricevuto il prodotto (Tabacco o e-cig) direttamente da un amico o da un parente.

Appare evidente che nonostante i numeri dei giovani fumatori siano in calo, va ancora effettuato un grosso lavoro nel responsabilizzare amici, parenti e genitori sui comportamenti quotidiani in presenza di minori in quanto le abitudini dei fumatori adulti hanno una forte influenza sulla vita e sulle possibili scelte dei ragazzi oltre che rappresentare un pericolo nel tempo per la loro salute a causa del fumo passivo.