Nella giornata di oggi, giovedì 27 aprile, è stato firmato a Palazzo Isimbardi, il protocollo d’intesa tra Città metropolitana di Milano e Centro operativo sicurezza cibernetica ‘Lombardia’ della polizia postale per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sulle infrastrutture critiche informatiche.
L’accordo, siglato alla presenza del Prefetto di Milano, Renato Saccone, del vicesindaco metropolitano Francesco Vassallo, del segretario e direttore generale della Città metropolitana di Milano, Antonio Sebastiano Purcaro, del Questore di Milano Giuseppe Petronzi e del Primo Dirigente della polizia di Stato dottoressa Tiziana Liguori, punta a creare un vero e proprio laboratorio di sicurezza cibernetica.
Città metropolitana di Milano aveva connesso, all’interno del suo campus digitale in fibra ottica Comuni, scuole e, a seguito di un accordo siglato nel 2020, le sedi operative della Questura di Milano, dislocate sia nel capoluogo sia nell’area metropolitana. Da qui l’avvio di un’importante collaborazione volta a prevenire e contrastare cyberattacchi e a condividere tutte le procedure necessarie per fronteggiare eventuali situazioni critiche. Un innovativo sistema di prevenzione che fa leva sull’intelligenza artificiale e che punta ad uno sviluppo condiviso così da creare un virtuoso modello di interscambio di dati, finalizzato ad incrementare i livelli di prevenzione e contrasto dei crimini informatici ai danni dei sistemi gestiti dalla Città metropolitana di Milano.
«La Città metropolitana di Milano è orgogliosa di sottoscrivere questo protocollo, il primo a livello nazionale, che porterà, in alcuni step alla creazione di una comunità digitale basata su innovazione e sicurezza – ha dichiarato il vicesindaco metropolitano Francesco Vassallo -. L’ennesimo tassello di un percorso intrapreso anni fa, grazie alle competenze interne del nostro ente. Non dimentichiamo i numeri complessivi del campus digitale della città metropolitana di Milano: 4.800 km di fibra ottica, 85 Comuni connessi, 158 istituti secondari che fanno capo all’ente, più 292 scuole del Comune di Milano, una connettività di 100 giga. Il tutto per un valore complessivo di 700 milioni di euro. Grazie a questa rete, oltre alla connessione in rete, riusciamo a realizzare importanti progetti di Smart city. Ora un passo in avanti, verso la creazione di un laboratorio della sicurezza informatica, che garantirà lo scambio sicuro dei dati e delle informazioni, la protezione dei dati e delle identità personali, la sicurezza dei trasporti e delle infrastrutture critiche. Il nostro impegno è di proseguire, nella ricerca e nell’innovazione, al servizio di tutto il territorio».
«Il Protocollo segna un ulteriore passo in avanti nell’ambito dei rapporti sinergici finalizzati ad implementare le attività di prevenzione e contrasto dei crimini informatici e si pone nel solco della sicurezza partecipata che vede la Polizia di Stato capofila di un sistema complesso sempre più rispondente alle esigenze di sicurezza della collettività. Una tematica di grandissima rilevanza nel contesto attuale in cui gran parte dei servizi indispensabili vengono erogati ai cittadini da enti governativi, pubblica amministrazione e imprese, attraverso reti e sistemi informatici che, se compromessi, sono in grado di determinare conseguenze economiche rilevanti, e in alcuni casi, l’indisponibilità di servizi essenziali», ha commentato il Questore di Milano Giuseppe Petronzi.
«Le forme di collaborazione con gli Enti e le Istituzioni che gestiscono settori di rilevanza strategica rappresentano fondamentali strumenti di prevenzione con la creazione di un sistema di security efficace in grado di favorire reciproci scambi di informazioni e, di conseguenza, un continuo aggiornamento ed implementazione dei livelli di sicurezza – ha affermato il Primo Dirigente della Polizia di Stato, Tiziana Liguori – Anche la Polizia Postale è in fase di aggiornamento e riorganizzazione, dallo scorso mese di ottobre sono stati istituiti i Nuclei Operativi per la Sicurezza Cibernetica (NOSC), presso ognuno dei diciotto Centri presenti sul territorio nazionale, a cui sono affidate le delicate e specialistiche attività di difesa digitale».