A Cormano un appartamento confiscato alla mafia, battezzato ‘Dimora Mimosa’, sarà destinato alla realizzazione di un progetto sociale abitativo temporaneo a favore dei nuclei familiari in situazioni di grave emergenza composti da mamma con uno o più figli a carico.
«Siamo fieri di aver portato a termine questo progetto che risponde ad una grave emergenza familiare e abitativa e questo anche grazie al contributo di Regione Lombardia a cui abbiamo avuto accesso attraverso un apposito bando, che ci ha consentito di coprire una parte delle spese», ha commentato il sindaco di Cormano Luigi Magistro.
L’assessore ai Servizi Sociali Cinzia Gatto ha voluto sottolineare lo sforzo dell’amministrazione comunale: «L’obiettivo è quello di accompagnare il nucleo fragile verso una consapevolezza di tutte le risorse della persona a partire dalle proprie capacità, competenze e disponibilità al fine di ridare dignità al soggetto e accompagnarlo verso un percorso di autonomia. Ringraziamo gli uffici per l’energia ed il tempo profusi e tutti gli enti caritativi che hanno collaborato alla buona riuscita del progetto che abbiamo deciso di battezzare Dimora Mimosa».
«A pochi giorni dalla Giornata Nazionale in Memoria e dell’Impegno in Ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie celebrata lo scorso 21 marzo, da Cormano, da sempre sensibile a questo tema, arriva un gesto concreto per recuperare un bene confiscato alla malavita e renderlo nuovamente disponibile per una giusta causa», ha dichiarato Michele Viganò, presidente del Consiglio Comunale con delega alla Legalità e alle Politiche Antimafia