In occasione della Giornata della Donna, la Biblioteca Sormani propone dall’1 marzo all’1 aprile una piccola ma preziosa mostra dal titolo ‘Liberty per le Donne’.
L’esposizione, a ingresso libero, omaggia la figura femminile grazie a una selezione di ex-libris in stile Liberty appartenuti a Ivan Matteo Lombardo (1902-1980), giornalista, partigiano, politico e grande collezionista italiano. L’ex-libris, abbreviazione del latino ‘ex libris meis’ che significa ‘dai miei libri’, è un’etichetta che si applica su un libro per indicarne il proprietario. Solitamente, questo contrassegno è ornato da un motto e uno stemma o da un’altra rappresentazione grafica. Si dicono ‘parlanti’ quegli ex-libris in cui l’immagine rappresenta, ricorda o celebra il nome del proprietario. Il più antico esempio di ex-libris conosciuto risale al 1459 e apparteneva ad un religioso originario della Baviera chiamato Hans Knabensberg, detto Igler. Questo contrassegno era rappresentato da un’immagine di un istrice con un fiore in bocca e una scritta in tedesco medievale che recitava ‘Hanns Igler das dich ein Igel Kus’ che tradotto significa ‘Hans Igler ti dà un bacio da porcospino’.
L’ex-libris personalizza il libro sul quale viene apposto e ne dichiara la proprietà, creando una diretta corrispondenza tra il proprietario e l’opera, opposta al concetto di riproduzione seriale legato alla nascita della stampa. In questo modo, il libro acquisisce unicità, come i manoscritti e le opere uniche. Nel tardo Cinquecento, diventò una consuetudine tra nobili e gentiluomini apporre il proprio ex-libris alle proprie collezioni di libri. Con il passare dei secoli, la personalizzazione del cartiglio ha assunto forme e stili sempre nuovi che seguono il passo e lo stile della società contemporanea. La prima tecnica utilizzata per realizzare le incisioni da stampare fu quella su legno, la xilografia, sistema che permise di sviluppare fantasia e creatività artistica grazie alla semplicità del sistema, tecnica apprezzata e praticata da moltissimi artisti, tra cui Lucas Cranach, Albrecht Dürer, Hans Holbein. Successivamente, nuove tecniche si aggiunsero, come l’acquaforte, la punta secca e la litografia e da allora anche numerosi e famosi artisti si occuparono della creazione di ex-libris.
Lungo il percorso, allestito negli spazi espositivi al piano terra, si possono ammirare 45 ex-libris realizzati su carta da diversi artisti europei, tra cui Antonio Rubino, Hubert Wilm, Alexandre de Riquer, Hanns Bastanier, Franz Von Bayros, Fidus, A. Cossmann, Arnold Gara, Ismael Smith. Quarantacinque piccoli e raffinati capolavori di arte grafica che rappresentano un genere oggi poco comune ma molto diffuso tra il Seicento e la fine dell’Ottocento, in cui si sono cimentati artisti come Klimt, Wildt, Mucha, Dürer, Boccioni e persino Picasso.
Nato a Milano nel 1902, Ivan Matteo Lombardo ha dimostrato fin da giovane una grande passione per la scrittura e il giornalismo, tanto da diventare a soli 18 anni redattore sindacale del giornale socialista “L’Avanti!”. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Lombardo ha contribuito alla ricostruzione clandestina del Partito socialista in Italia, dopo che era stato bandito dal regime fascista. Ha partecipato attivamente alla Resistenza, mettendo la sua vita in pericolo per la lotta contro l’oppressione nazifascista. Dopo la guerra, Lombardo ha intrapreso una carriera politica, ricoprendo diversi incarichi importanti. Tra questi, ha servito come Ministro dell’Industria e del Commercio. Grazie alla sua esperienza e alle sue conoscenze, Lombardo ha contribuito significativamente allo sviluppo dell’economia italiana del dopoguerra. A Milano si dedica con passione alla ricostruzione della Triennale di cui è Presidente dal 1949 al 1961.
Lombardo aveva anche una grande passione per libri, manoscritti, stampe, autografi e soprattutto di ex libris. Era un appassionato collezionista e ha dedicato gran parte della sua vita a raccogliere opere rare e di grande valore storico. Ivan Matteo Lombardo è morto a Roma nel 1980, ma il suo impegno politico e la sua passione per la cultura e la storia italiana rimangono una fonte di ispirazione per molte persone ancora oggi. La sua vita è un esempio di coraggio, dedizione e amore per la libertà e la cultura italiana.
Ivan Matteo Lombardo era un grande appassionato della cultura scritta, interesse probabilmente ereditato dal padre editore musicale e nutrito dalla sua professione giornalistica. Una predilezione per i volumi – che gli consentiva di vantare una biblioteca di migliaia di libri, tutti rigorosamente letti -, ma anche per i manoscritti d’epoca, le stampe, gli autografi e soprattutto per gli ex libris. Quest’ultima passione probabilmente nacque dall’incontro con Gianni Mantero, famoso collezionista diventato poi grande amico. Insieme frequentarono un gruppo di artisti tra cui Michel Fingesten, Enrico Vannuccini, Italo Zetti, Attilio Cavallini e Franco Rognoni. La scrivania di Lombardo era sempre colma dei suoi preziosi ex libris, catalogati con estrema precisione in appositi registri e conservati con cura in buste, contenenti sia pezzi acquistati che quelli ricevuti da artisti emergenti o provenienti da scambi con altri collezionisti. La sua collezione, che copriva un arco temporale dalla fine del 1500 al 1980 e comprendeva ex libris di vario genere (antichi, religiosi, araldici), era considerata la terza più consistente al mondo nel momento della sua scomparsa, avvenuta nel 1980.
«La rappresentazione della figura femminile è stata molto importante per gli artisti del movimento Liberty – spiegano gl organizzatori -, perché ha testimoniato la vitalità e la fantasia di un’epoca che, sebbene breve, ha lasciato un segno indelebile nella nostra immaginazione collettiva. Gli artisti hanno spesso scelto la donna come soggetto principale delle loro opere, in tutte le sue sfaccettature anche umane e sociali. Ma questa donna è diversa, si riscatta: la sua bellezza è potente e nella rappresentazione mostra tutta la sua forza, sensualità e raffinatezza».