Un Sanremo che unisce le generazioni, ma solo sui social

Finita la kermesse canora sanremese, continua imperterrita la scia delle polemiche che il Festival, tradizionalmente, si porta dietro. Marco Mengoni stravince la 73esima edizione di Sanremo, ma a tenere banco nel dibattito pubblico è altro, mica la musica: la bocca di Rosa (Chemical) che bacia Fedez, la reazione di Chiara Ferragni all’effusione in diretta e gli ascolti televisivi della kermesse, in bilico tra fatti e interpretazioni, acclarati trionfi e accuse di disfatta e vilipendio.

Nulla di nuovo sotto il sole, o meglio niente che non fosse premeditato. «C’è più amore dentro un bacio che in un anno nel mio letto», direbbe una nota cantante della scena romana, eppure con Sanremo si aspetta un anno intero per metterci tutta la discordia del mondo dentro a un bacio. Se della reazione di Chiara Ferragni non ce ne importa nulla (come del suo monologo), il bacio, al di là dei protagonisti, crea la stessa quantità di polemiche che sono state preparate la settimana antecedente, con una tanto fuori luogo quanto pretestuosa interrogazione parlamentare sul testo di una canzone.

È come accendere un fuoco, alimentarlo per poi avvicinare la mano e chiedere i danni per essersi scottati. E i danni sarebbero sempre di tutti: ‘il servizio è scadente, paghiamo il canone per uno spettacolo indegno, i dirigenti Rai dovrebbero dimettersi’. E qui entra in gioco il tanto dibattuto punto degli ascolti. Se l’unico, vero, spettacolo indegno sono i commenti omofobi, bigotti e deliranti sotto un innocuo post della città di Grugliasco che presenta il suo concittadino a Sanremo, l’artista della discordia, il Festival nel suo complesso ha tenuto veramente gli italiani incollati al televisore. E l’unica vera notizia è che a guardare Sanremo c’erano anche i giovani. Come riporta il Sole 24 ore, gli ascolti sono stati in aumento per la fascia 25-34 anni e 35-44 anni, mentre in calo sugli over 45.

Lo share ha raggiunto picchi notevoli che non si registravano dal 1997: 4 serate su 5 ampiamente sopra il 60%, con una media di telespettatori in tutta la kermesse di 10.784.000. Non è un record in termini di spettatori assoluti: sono numerose le edizioni del Festival in cui l’ultima serata (quella più vista) ha avuto numeri in termini assoluti migliori, a partire da quella dell’anno scorso.

Ma che questa edizione sia un bel successo è innegabile proprio a partire dal fatto che i giovani non snobbano più Sanremo e un motivo ci sarà, anzi molti. Un successo frutto di una ricetta vincente che Amadeus, avvezzo ormai a tenere testa a qualsiasi tipo di imprevisto, ha saputo somministrare agli italiani con discrezione, coraggio e accortezza. Ottimo mix nei cantanti in gara, con nostalgici revival, giovani talentuosi e artisti dalle forti fan base; ospiti canori di alto profilo che sanno toccare le note giuste in un pubblico più in là con l’età e non; momenti di approfondimento ben fatti con Francesca Fagnani e Pegah Moshir Pour; personaggi che devono creare scompiglio come Angelo Duro; evergreen come Roberto Benigni a salutare la storica partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella; e la coppia che è lì per i riflettori e i titoli delle prime pagine, anche se Fedez ha dimostrato di avere molte più cose da dire della sua dolce metà.

Ma se c’è una cosa dove Chiara Ferragni è la numero uno è il mondo dei social. L’imprenditrice digitale ha messo su un siparietto con Amadeus e la complicità di un sempreverde Gianni Morandi per far sbarcare il conduttore nel mondo dei social: ha funzionato dato il numero dei followers. Ed è il mondo social il punto di forza di questa edizione del Festival. C’erano momenti in cui si seguivano più i commenti o i meme creati da varie pagine Facebook e Instagram in tempo reale (non quelli cringe presentati sul palco) che il Festival stesso. Frutto di un’abitudine ormai connaturata a tutti di seguire un evento con il cellulare in mano (la protesi digitale), tanto che l’engagement social per Sanremo è stato notevole. Si commenta la realtà in diretta e la diretta dei commenti diventa a tratti più interessante della realtà stessa. «L’edizione 2023 del Festival è da record anche sui social: il totale delle interazioni generate nelle cinque giornate dal Festival ha raggiunto quota 50,4 milioni, in crescita del 50% rispetto al dato complessivo dell’edizione 2022 – scrivono dalla Rai -. Un successo cui hanno contribuito gli account ufficiali Rai su Instagram, Facebook e Twitter che nelle cinque giornate hanno generato complessivamente 6,5 milioni di interazioni, in crescita del 31% rispetto all’edizione 2022. In evidenza il profilo TikTok @SanremoRai, lanciato poco prima dell’inizio del Festival, e che durante l’evento ha generato oltre 97 milioni di visualizzazioni dei contenuti».

Il Festival della Canzone, evento nazional popolare di punta, divide il Paese nelle polemiche come sempre, ma dall’altro lato lo unisce, non nei contenuti, un po’ di più negli ascolti, di sicuro sui social. E nella musica? Unanimità sul vincitore dalle giurie, ottime interpretazioni, hit che difficilmente ci toglieremo dalla testa e pezzi veramente belli (su tutti Tango, Splash e Nel bene e nel male). Ma a Sanremo la musica difficilmente fa notizia e questo articolo non fa eccezione.