Sono state posate questa mattina a Sesto San Giovanni 11 pietre d’inciampo in memoria dei deportati nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
La cerimonia, organizzata dall’Associazione ex deportati nei campi di sterminio nazisti (Aned) di Sesto, è iniziata alle 9: alla posa delle pietre d’inciampo erano presenti i familiari delle vittime, i rappresentati delle istituzioni e l’artista Gunter Demnig, che ha installato personalmente le opere. Le pietre d’inciampo infatti sono un progetto dell’artista Demnig che deposita, nel tessuto urbano e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L’iniziativa ha avuto inizio a Colonia nel 1992 e ha portato, nel 2019, all’installazione di oltre 71mila opere.
La posa delle 11 pietre d’inciampo ha interessato le seguenti strade di Sesto: viale Italia 780 per Stefano Belli, viale Italia 616 per Cesare Lorenzi, via Como 13 per Giuseppe Valenari, via Monfalcone 4 per Primo Tortiroli, via Monte San Michele 37 per Francesco Capellini, via Cattaneo 38 per Guido Valota, via Cattaneo 9 per Giuseppe ed Ettore Merati, via Rovani 311 per Oriade Previati, via Dante 171 per Angelo Biffi, piazza Diaz 14 per Guglielmo Sistieri.
«Siamo fieri che Sesto abbia, per la prima volta, aderito a questo progetto – ha dichiarato il sindaco Roberto Di Stefano – che permette di conservare la memoria a persone di cui si voleva cancellare ogni traccia. Da oggi inciampiamo nelle piazze e nelle strade di Sesto per ricordarci che questi stessi luoghi, non troppi anni fa, sono stati teatro della negazione dell’umanità».
Di seguito una galleria fotografica con alcuni scatti della cerimonia.