«Ricordare la figura di Balilla Paganelli non è soltanto un gesto doveroso nei confronti di un imprenditore e uomo che ha saputo guardare ai giovani come risorsa per il futuro della comunità, ma è soprattutto un modo per cercare di guardare al futuro della Fondazione Mazzini, nel solco degli insegnamenti che Paganelli ha saputo dare a tutti noi».
Con queste parole il presidente della Fondazione Mazzini Marcello Mariani ha accompagnato la cerimonia di svelamento della targa che l’Istituto Mazzini di Cinisello Balsamo ha dedicato all’imprenditore e mecenate cinisellese Balilla Paganelli nella ricorrenza del trentennale della sua morte. La targa è stata posta all’ingresso dell’Istituto Professionale Mazzini: alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi, diverse autorità e personalità della città e una rappresentanza degli studenti.Balilla Paganelli, è stato uno degli imprenditori di maggior successo della storia di Cinisello Balsamo, capace di dare vita a una attrezzeria meccanica di fama internazionale che ha dato lavoro a migliaia di cittadini cinisellesi.
«Nella sua lunga storia di imprenditore è stato anche un attento filantropo che ha saputo concentrare le sue attenzioni allo sviluppo di servizi per i giovani della città e alla formazione dei giovani per il loro avviamento lavorativo – spiegano dalla scuola -. Cinisello Balsamo deve a Balilla Paganelli la costruzione della piscina comunale a lui intitolata, così come tutte le scuole medie della città sono state tra le prime in Italia ad essere dotate di laboratori di informatica con il suo contributo instancabile. Ha sempre riservato grandissima attenzione allo sviluppo dell’Istituto Professionale Mazzini, nella profonda convinzione che soltanto attraverso la formazione dei suoi giovani avrebbe potuto aiutare la comunità a crescere a prosperare. Un insegnamento che ancora oggi guida la Fondazione Mazzini che annualmente forma e avvia al lavoro oltre 700 giovani di tutto il Nordmilano. La cerimonia di svelamento della targa commemorativa è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa alla chiesa parrocchiale Sant’Ambrogio di piazza Gramsci e dalla deposizione di una corona di fiori alla sua tomba nel cimitero monumentale di Cinisello».