Nel 2022 in Italia sono 1484 le persone che hanno perso la vita sul lavoro. I dati sono stati elaborati dal Centro studi del sindacato Cub in base alle informazioni ottenute dall’Inail e dall’Osservatorio nazionale morti sul lavoro.
Le persone che hanno perso la vita sul luogo di lavoro sono 665, mentre sono 819 le persone morte in viaggio, come chi lavora su quattro ruote o chi si stava spostando dal luogo di impiego. Agricoltura, autotrasporto ed edilizia sono le tre categorie di lavoratori che contano il maggior numero di morti. La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di decessi: 225 morti nel 2022, di cui 105 sul luogo di lavoro. La provincia lombarda con più morti sul luogo di lavoro è Brescia, con 29 persone morte, segue Milano con 21.
«Si tratta di une vera e propria emergenza nazionale – commenta il segretario nazionale della Cub Walter Montagnoli – che elenca la diffusa precarietà, la forte carenza di controlli e le dinamiche dei processi produttivi con il profitto come unico parametro tra le principali cause di una strage quotidiana che richiederebbe l’introduzione del reato di ‘omicidio sul lavoro’ per provare ad arginare un fenomeno non degno di un paese civile».