Nella mattinata del 21 dicembre, a Milano, i militari del Gruppo Tutela Lavoro hanno arrestato un cittadino bengalese, titolare di una attività di ‘Internet point’ e commercio al dettaglio di apparecchiature telefoniche, ritenuto responsabile di riciclaggio continuato e di abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento.
Le indagini, avviate nel mese di febbraio 2021 dal Nucleo Operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, muovono dagli esiti delle attività di monitoraggio del fenomeno dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza, che hanno portato i Carabinieri ad individuare numerosi cittadini di origine somala che percepivano il reddito di cittadinanza senza possederne i requisiti. Si è poi accertato, attraverso una minuziosa analisi dei flussi finanziari, che questi effettuavano anomali e ricorrenti acquisti con la carta del reddito di cittadinanza presso un esercizio commerciale di telefonia di Milano.
Gli ulteriori approfondimenti investigativi effettuati a carico del gestore dell’esercizio commerciale, condotti anche attraverso l’esame di tabulati telefonici e le intercettazioni, hanno permesso di acclarare che l’esercente avrebbe consentito, a partire dall’ottobre 2020, di monetizzare il beneficio economico del Reddito di Cittadinanza concesso a cittadini di origine prevalentemente somala privi dei requisiti, i quali gli versavano l’intero credito della carta mediante versamenti senza causa tramite Pos. In cambio l’esercente consegnava loro somme in contanti, trattenendo su ogni transazione eseguita una percentuale del 15%. In questo modo veniva nascosta la provenienza illecita del denaro.
Rispetto all’anno precedente all’istituzione del reddito di cittadinanza, l’attività economica in questione, che non commercializza i beni di prima necessità per cui possono essere impiegate le somme concesse con il beneficio, ha fatto registrare un incremento delle transazioni Pos pari a +215mila euro passando da un incasso su base mensile di euro 1.460 euro a circa 23.450 euro (+1600%). 244 le persone che, nel periodo di tempo interessato dalle indagini, hanno effettuato acquisti con Rdc presso il solo esercizio commerciale: 232 di queste, individuate quali indebiti percettori, sono state deferite presso 7 Procure della Repubblica (Milano, Cosenza, Bergamo, Roma, Brescia, Como e Torino) per i reati di falsa attestazione del possesso dei requisiti per la corresponsione del beneficio del Reddito di Cittadinanza e di truffa aggravata.
Tutti sono extracomunitari e in particolare, 210 (il 90%) di nazionalità somala. I restanti 12 soggetti, in possesso dei requisiti, sono stati segnalati all’Inps per l’indebito utilizzo del beneficio.Ammonta a circa 213mila euro la somma di denaro riciclata dall’esercente, mentre l’indebita percezione in danno dello Stato da parte degli indagati è stata quantificata in 1.100.000 euro. Questa mattina, i Carabinieri hanno anche proceduto al sequestro per equivalente della somma illecitamente accumulata dall’indagato, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari.