In Lombardia il test prenatale non invasivo è gratuito in caso di rilevazione di fattori di rischio nel corso della gravidanza. Ad annunciare la misura che è entrata in vigore dall’1 ottobre è stato il consigliere regionale Pietro Bussolati.
Il test prenatale non invasivo (Nipt), infatti, è un esame del Dna del feto che rileva già dalla decima settimana di gestazione la trisomia 13, ovvero la sindrome di Patau, la trisomia 18, sindrome di Edwards, e 21, sindrome di Down. Questo test prenatale si effettua semplicemente con un prelievo del sangue e non comporta nessun rischio per mamma e feto. Ricorrere al Nipt permette di evitare di avvalersi di pratiche invasive come la villocentesi, l’amniocentesi e la funicolocentesi, tecniche che possono comportare, anche se raramente, complicanze.
Con questa misura il costo del test, che può arrivare fino a mille euro, non sarà più a carico della gestante: si potrà accedere pagando il ticket ospedaliero di 43,30 euro, su cui ci sono esenzioni in base al reddito. Il test prenatale non invasivo, dunque, è gratuito nel caso in cui i risultati del test combinato e della ‘traslucenza nucale’ rilevano fattori di rischio.