Lombardia, nuovi strumenti per aiutare i pazienti di dipendenze patologiche

medico di base foto generica Immagine di repertorio

«Questo provvedimento consente di affrontare il tema delle dipendenze con nuovi strumenti, in linea con le necessità richieste dal particolare momento storico che stiamo vivendo. Da anni sono particolarmente attenta a questo problema sociale, che ogni anno distrugge centinaia di persone e altrettante famiglie».

Lo ha affermato la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, commentando la delibera approvata dalla Giunta in favore delle vittime da dipendenze patologiche, in attuazione della legge regionale approvata due anni fa. «Si tratta di un investimento di circa 15 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023 – ha proseguito Moratti – in favore di soggetti pubblici e privati che operano nella lotta alle dipendenze patologiche. L’obiettivo è fornire risposte ai pazienti che ne soffrono, intercettare precocemente chi rischia di diventare vittima di questa patologia e sostenere gli operatori del settore».

Letizia Moratti ha poi proseguito: «Nello specifico abbiamo rimodulato il budget della rete residenziale e semiresidenziale per il 2022, aggiornando le tariffe sanitarie. Inoltre, la delibera prevede la contrattualizzazione di 105 nuovi posti residenziali dell’area delle dipendenze, ovvero il 70% di quelli accreditati al 30 settembre scorso, più altri 100 circa già contrattualizzati ma che erano ancora senza finanziamento. Non vi rientrano quelli per alcol/polidipendenti e quelli per comorbilità psichiatrica, per i quali si prevede la contrattualizzazione al 100% con decorrenza dal 1° gennaio del prossimo anno».

La vicepresidente di Regione Lombardia ha poi concluso: «Era necessario e doveroso supportare gli operatori dell’area della prevenzione, della diagnosi e cura e della riabilitazione, oltre che sostenere concretamente i familiari. Soprattutto perché preoccupa la crescita del disagio psichico e sociale dallo scoppio della pandemia. Riteniamo che questo passaggio sia davvero fondamentale per il recupero sociale e lavorativo delle vittime di dipendenze patologiche».