«Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. Stop Gender», recita uno dei cartelloni pubblicitari comparsi a Milano, al confine con Novate Milanese, che verranno oscurati perché fuorilegge.
Nel cartellone in questione c’è un bambino che piange mentre due mani gli mostrano davanti al viso un rossetto e un fiocco rosa: si tratta di una campagna pubblicitaria dell’associazione ‘Pro Vita e Famiglia’, che è stata segnalata dal consigliere del Comune di Milano Michele Albiati sulle sue pagine social. Il consigliere ha specificato che è stato avviato l’iter di oscuramento, essendo una pubblicità fuorilegge, riportando anche la legge n. 156 del 9 novembre 2021, che vieta «qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche».
La risposta dell’associazione non è tardata ad arrivare: «Affermare oggi che la libertà educativa dei genitori deve essere rispettata è diventato un messaggio da censurare. Noi non ci faremo tappare la bocca e proseguiremo con le affissioni in tutto il resto d’Italia e con la campagna che prevede anche webinar informativi per genitori e una petizione popolare che ha raccolto oltre 36mila firme», afferma Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita e Famiglia.