Nasce a Milano l’ecosistema della tecnologia e dell’innovazione sostenibile. Le quattro maggiori università milanesi sono già al lavoro per dare un nuovo volto alla città.
La collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca, ente proponente, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e l’Università Statale di Milano porta il nome di Musa (Multilayered Urban Sustainability Action) e consentirà di sviluppare soluzioni smart per l’energia rinnovabile e la gestione dei rifiuti, studiare nuovi modelli di mobilità green, creare un polo di incubazione e accelerazione per startup, ottimizzare l’utilizzo dei big data per la salute e il benessere dei cittadini, mettere a punto nuove soluzioni di finanza sostenibile e creare le condizioni per una società sempre più inclusiva, libera da disuguaglianze.
Trasformare l’area metropolitana di Milano in un ecosistema di innovazione per la rigenerazione urbana, un modello replicabile a livello nazionale ed europeo. È questa l’ambiziosa sfida che i quattro atenei affronteranno nei prossimi tre anni grazie alle numerose partnership con soggetti pubblici e privati e a un investimento complessivo di 116 milioni di euro, finanziato per 110 milioni dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Le risorse serviranno a finanziare la ricerca applicata, la formazione e il trasferimento tecnologico e di conoscenze, con l’obiettivo di ridurre il gap tra mondo accademico e tessuto produttivo, attraverso un approccio innovativo e inclusivo, capace di attivare processi di co-creazione anche con gli enti territoriali, la società civile e il terzo settore.Il progetto MUSA inaugura un nuovo modello di collaborazione pubblico-privato, improntato alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale degli spazi cittadini. Gli ambiti di intervento del progetto (tecnicamente chiamati “spoke”) sono sei, ognuno coordinato da uno o più atenei.Ricercatori ed imprese collaboreranno per promuovere una transizione urbana sostenibile e trasferibile anche in altri contesti. Punto di forza sarà la collaborazione con centri di ricerca ed enti del Sud Italia con la finalità di condividere tecnologie, processi di innovazione, piani di fattibilità e azioni di trasferimento al territorio.
Musa è stato presentato nella mattinata del 6 settembre presso l’Università di Milano-Bicocca alla presenza dei rettori dei quattro atenei, Giovanna Iannantuoni (Università di Milano-Bicocca), Ferruccio Resta (Politecnico di Milano), Gianmario Verona (Università Bocconi), Elio Franzini (Università Statale di Milano), del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, dell’assessore per l’Istruzione, università, ricerca, innovazione e semplificazione di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e del presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti.
«Grazie all’alleanza tra le quattro maggiori università milanesi, al sostegno di istituzioni come Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Cariplo e alla partnership con società e imprese del territorio, il progetto MUSA ha l’ambizione di trasformare l’area metropolitana in un ecosistema di innovazione per la rigenerazione urbana, diventando un modello nazionale ed europeo – ha detto Giovanna Iannantuoni, rettrice di Milano-Bicocca –. Con i fondi garantiti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il progetto inciderà sulla formazione superiore, sulla specializzazione e sulla ricerca, con un impatto significativo anche sulle filiere industriali produttive, agendo in diversi ambiti, da quello sociale a quello tecnologico e digitale, dall’ambiente all’economia».
«Sviluppare tecnologie per la sostenibilità economica e circolare e promuovere l’imprenditorialità high-tech. Sono questi i due principali obiettivi del Politecnico di Milano all’interno dell’ecosistema MUSA – ha commentato Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano –. La Regione Lombardia e l’area metropolitana di Milano, in particolare, rappresentano un unicum nel contesto nazionale, a partire da settori di punta, come la moda e il design, via via fino alle nuove imprese ad alto tasso di innovazione. La Fondazione Politecnico di Milano, da sempre vicino ai bisogni delle aziende, gestirà insieme all’ateneo i due spoke di riferimento».
«Lo spirito di collaborazione che negli ultimi anni ha trasformato Milano e le sue università in una vera rete di alta formazione e ricerca è stato determinante per la progettazione dell’ecosistema dell’innovazione finanziato dal PNRR – ha affermato Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi –. Nell’ambito di MUSA le specificità di ciascuna università partner vengono messe a fattor comune per creare un nuovo modo di fare trasferimento tecnologico con ricadute dirette sul territorio milanese. A Bocconi il compito di guidare uno spoke che pone al centro l’educazione finanziaria e l’impatto tecnologico a sostegno della sostenibilità nell’ambito dell’analisi dell’impatto delle varie attività».
«Senza dubbio MUSA è un grande progetto. Ma non soltanto: è una sfida che invita all’innovazione e alla collaborazione – ha dichiarato Elio Franzini, rettore dell’Università degli Studi di Milano – che apre scenari nuovi, destinati a mutare il concetto stesso di Università e i suoi rapporti con le realtà economiche, politiche e sociali del territorio. In questa ampia e sfidante progettualità la Statale di Milano segue la sua vocazione, quella cioè di essere in grado di mostrare il carattere “multiverso” del suo impegno: big data e digitalizzazione, scienze della vita, telemedicina, analisi delle interazioni socio-culturali, trasformazioni della vita economica, impegno civile sono gli orizzonti che perseguiamo nella certezza di rendere il nostro Ateneo sempre più aperto sul piano formativo e scientifico, per una società sostenibile dove i giovani scienziati siano i veri protagonisti del futuro».
«Con la recente sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, da parte di Regione Lombardia, nella società consortile MUSA, abbiamo confermato la volontà di dotare di una governance solida l’ecosistema, hub e soggetto attuatore, per una rete capillare di interventi in partnership con una molteplicità di attori pubblici e privati, di enti territoriali e terzo settore – ha affermato Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia –. Sono convinto che quello lombardo – e metropolitano milanese – sia l’ambito d’azione più idoneo a studiare, sperimentare e sviluppare gli effetti di un’innovazione diffusa capace di portare a risultati concreti a vantaggio del benessere collettivo. Regione Lombardia, dotata di una legge sulla ricerca, un Programma Triennale e una strategia di Specializzazione Intelligente, saprà cogliere al meglio questa grande opportunità di trasformazione urbana, di progettazione “a cielo aperto”, di incubazione di idee innovative».
«Le nostre università ci hanno chiesto di supportare questo progetto e Regione Lombardia c’è: l’adesione all’ecosistema è stata deliberata a inizio agosto – ha dichiarato Fabrizio Sala, assessore per l’Istruzione, università, ricerca, innovazione e semplificazione di Regione Lombardia –. Il progetto punta a creare un ecosistema scalabile a livello regionale e nazionale a partire da Milano, che favorisca l’innovazione e la competitività. Gli obiettivi riguardano la sostenibilità ambientale a 360°: dalla rigenerazione urbana alla condivisione dei dati nelle life sciences, dall’imprenditorialità alla finanza sostenibile, dalla inclusione sociale all’economia circolare. Abbiamo l’ambizione di trasformare l’area metropolitana di Milano in un ecosistema di innovazione per la rigenerazione urbana, per diventare un modello nazionale ed europeo. Regione Lombardia è in prima fila in questa alleanza strutturata con quattro tra le maggiori università milanesi per contribuire a far aumentare ancora le opportunità di crescita del nostro territorio».
«Sono i progetti come MUSA a fare la differenza nella crescita del Paese e delle nostre città sotto il profilo dell’innovazione, della ricerca e della rigenerazione urbana e sostenibile – ha commentato Giuseppe Sala, sindaco di Milano –. I fondi del PNRR vanno usati proprio per questo, per dare avvio ad azioni ampie di rinnovamento, in grado di mettere a fattor comune competenze di alto livello – vista la collaborazione di ben quattro università milanesi – e di aprirsi a tutto il Paese, coinvolgendo anche centri di ricerca di altre zone d’Italia, come farà MUSA. Sono felice che il Comune sia stato coinvolto in questa iniziativa ambiziosa quanto lungimirante, un investimento sul futuro dei giovani, delle imprese e del Paese».«Il progetto MUSA ha l’obiettivo di agire sul tema di una reale sostenibilità urbana in modo globale e pragmatico partendo da un’alleanza – ha spiegato Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo – dove i soggetti fondamentali del mondo della conoscenza si uniscono a realtà private e pubbliche per lavorare su ricerca, formazione e trasferimento tecnologico. Fondazione Cariplo, come soggetto che stimola e accompagna l’innovazione, partecipa a questa sfida mettendo a disposizione le proprie esperienze e competenze, perché questa possa essere un’occasione di vera crescita per tutto il territorio e di miglioramento di vita per tutte le persone».