Addio a Nadia Toffa: il suo ricordo nell’inchiesta che passò da Cinisello

Nadia Toffa non ce l’ha fatta. La conduttrice de Le Iene si è spenta questa mattina a 40 anni, dopo due anni di lotta contro il cancro. «E forse ora qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, non perde mai. Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi» il commosso saluto del noto programma televisivo di Italia 1. «Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare a essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima».

Nel giorno della sua scomparsa, come ‘colleghi’ in questa professione, vogliamo ricordare Nadia Toffa nella maniera più ‘giornalistica’ possibile, con uno dei tanti servizi che hanno caratterizzato la sua straordinaria carriera da inviata. In un tema che, purtroppo, è ancora di strettissima attualità: i ragazzi schiavi delle squadre di calcio. È un servizio andato in onda nella puntata del 1 aprile 2015 e realizzato in parte nell’oratorio San Luigi di Cinisello Balsamo, in occasione di una partita degli allievi della Stella Azzurra. A Cinisello sono state solo realizzate le riprese del servizio, la società dell’oratorio cinisellese non è in alcun modo collegata ai fatti raccontati nell’inchiesta di Nadia Toffa, realizzata in altre città italiane.

Il servizio è disponibile a link qui sotto, cliccando sull’immagine:

Nadia Toffa – Ragazzi schiavi delle squadre di calcio