È in arrivo a Milano e hinterland un aumento del costo del biglietto per i mezzi pubblici. A tre anni dall’ultimo ritocco, entro la fine del 2022 il costo dovrebbe aumentare tra i 10 e i 30 centesimi.
«Regione Lombardia – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Arianna Censi -, con una legge approvata a luglio, ha obbligato noi e tutti Comuni e le province facenti parti dell’Agenzia del trasporto pubblico locale (Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia) ad aumentare i prezzi dei biglietti per l’adeguamento Istat. Noi e gli altri soci dell’Agenzia del TPL siamo stati messi di fronte ad una scelta già presa. In sostanza, l’aumento deve scattare obbligatoriamente per rispettare la normativa regionale che impone alle società dei trasporti, compresa Atm, di adeguare i prezzi all’inflazione. A quel punto abbiamo scelto di tutelare chi utilizza quotidianamente i mezzi pubblici, decidendo di non aumentare i prezzi degli abbonamenti e intervenendo esclusivamente sui titoli occasionali. Se avessimo potuto scegliere sin dall’inzio, non avremmo di certo deciso ora l’adeguamento tariffario all’Istat, in un momento economicamente difficile per i cittadini».
Immediata la risposta di Regione Lombardia, affidata alle parole dell’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Maria Terzi: «Le agenzie del Trasporto pubblico locale (Tpl) sono libere di decidere se applicare o meno gli aggiornamenti Istat. Spetta a loro, in ultima analisi, la scelta se porre in essere o meno le rimodulazioni delle tariffe ed eventualmente come accordarsi o compensare le aziende che prestano il servizio. Va sempre ricordato che le Agenzie dipendono principalmente dalle amministrazioni comunali dei capoluoghi di Provincia e per il caso di Milano anche dalla Città Metropolitana. Nello specifico, proprio Il caso di Milano è particolare: i servizi Atm sono tuttora gestiti dal Comune e il ricavato dei biglietti alimenta il bilancio comunale. Il Comune, in quanto ente regolatore, può dunque proporre in autonomia di evitare aumenti dei biglietti facendovi fronte con il proprio bilancio».
Sull’argomento è immediatamente intervenuta anche Sinistra Italiana Milano che ha espresso la sua forte contrarietà agli aumenti del 10% sul costo dei titoli occasionali del trasporto pubblico (biglietto Atm): la loro proposta è quella di aumentare le tariffe dell’Area C per contenere gli aumenti del costo del trasporto pubblico.